Asili: Bolzano e Laives contro gli aumenti tariffari

Vertice in Comune: preoccupa il nuovo sistema che vuole introdurre la Provincia dal prossimo gennaio. Finanziamento congiunto per la scuola di San Giacomo



BOLZANO. Per il momento è solo un rischio, ma la cosa preoccupa e non poco le due amministrazioni comunali di Bolzano e Laives: se la Provincia, nell’ambito della riforma voluta dall’assessore Waltraud Deeg, dovesse applicare anche agli asili nido le tariffe orarie, come avviene per Tagesmutter e microstrutture, per le famiglie sarebbe un salasso e per i Comuni, che li gestiscono, ci sarebbe il problema di mantenere li attuali livelli occupazionali a fronte di un inevitabile calo delle iscrizioni. Questo è stato uno dei temi al centro dell’incontro, svoltosi ieri in Municipio a Bolzano, tra le giunte del capoluogo e quella di Laives. Il conto è presto fatto: oggi negli asili nido si pagano 17 euro al giorno che significa circa 340 euro al mese, se come pare la Provincia vuole introdurre la tariffa oraria (3,65 euro l’ora), come per Tagesmutter e microstrutture, il costo mensile lieviterebbe a 584 euro.

«Il nuovo sistema di calcolo che si vorrebbe far entrare in vigore dal primo gennaio 2017 - dice il sindaco di Laives Christian Bianchi - penalizzerebbe enormemente i centri principali, ovvero Bolzano, Laives, Bressanone e Merano, in cui i Comuni si sono dotati di asili nido con un certo numero di personale e un certo tipo di programma educativo. Dobbiamo unire le forze e chiedere un trattamento a parte per le nostre strutture».

Lunedì l’assessore Sandro Repetto avrà un incontro con l’assessore Deeg per capire bene quali sono le intenzioni della Provincia. A suo tempo l’assessore Christian Tommasini aveva assicurato che tutto era stato congelato, ma a quanto pare non è così.

Scuola. Tra i temi trattati anche quello della scuola elementare di San Giacomo: 250 alunni, di cui circa un centinaio bolzanini. Troppo piccola per ospitarli tutti tanto che negli anni accanto all’edificio sono stati installati quattro container. Già con la giunta Spagnolli si eradeciso di sostenere i costi a metà: ieri si è dato il via alla progettazione (900 mila euro), si calcola che i lavori possano partire nel 2018 e costeranno intorno ai 12 milioni. Nel bando si lascerà mano libera ai progettisti che potranno scegliere se demolire e ricostruire ex-novo o ampliare l’esistente. Traffico. Le scuole sono chiuse per le vacanze, ma le due giunte guardano già con preoccupazione a quando riapriranno, perché torneranno code e intasamenti dal tunnel della variante di San Giacomo alla grande rotatoria di Bolzano sud. Si è concordato quindi di aumentare la presenza della polizia municipale per regolare meglio il traffico e di andare a rivedere qualche vecchio progetto - ad esempio un sottopasso - con cui alleggerire il traffico in entrata in città, in attesa che venga realizzata la variante alla statale 12 per quale però serviranno realisticamente una decina d’anni.

I vigili urbani. La proposta è venuta da Laives: «A breve - ha detto Bianchi - andrà in pensione il comandante Sergio Codato. Noi abbiamo due possibilità, nominarne uno nuovo oppure creare un corpo unico di polizia municipale per Bolzano e Laives (ha dodici vigili). In questo modo si ridurrebbero i costi e miglioreremo il servizio, perché potremmo estendere i controlli anche alle ore notturne».

Proposta accolta positivamente dal sindaco Renzo Caramaschi, impegnato in un’operazione di taglio dei costi e razionalizzazione dei servizi.(a.m)

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