BOLZANO

Asili nido, esplode la richiesta. Stretta sui figli dei pendolari  

A Bolzano 460 posti e 150 in lista d'attesa. La giunta ha modificato il regolamento delle 10 strutture comunali: le domande in lista d’attesa sono 150. Il sindaco: «Gli altri Comuni lo fanno già da tempo: prima i residenti, poi chi arriva da fuori. Non abbiamo alternative»


antonella mattioli


BOLZANO. «Prima i bolzanini, poi i figli dei pendolari. Non abbiamo alternative difronte all’aumento delle richieste di posti all’interno degli asili nido comunali. Del resto, negli altri comuni questo principio vale da sempre. Abbiamo 150 bambini in lista d’attesa, non possiamo fare diversamente». Il sindaco Renzo Caramaschi ha spiegato così la decisione della giunta comunale, adottata nella riunione di ieri, di modificare il regolamento degli asili nido comunali che a Bolzano sono complessivamente 10 e hanno 460 posti.

Decisione dettata dalla necessità di venire incontro innanzitutto ai bisogni dei residenti a Bolzano e di coloro che hanno qui la “stabile dimora”, equiparati a livello di punteggio. Questo anche in considerazione del fatto che il servizio, che accoglie bambini da tre mesi a tre anni, è finanziato dal Comune con un contributo della Provincia. Ovviamente, è una decisione che penalizza i pendolari che lavorano in città e portano i piccoli a Bolzano per una questione di comodità o perché dove abitano il servizio non c’è. Ma è chiaro che, dovendo scegliere, la precedenza deve essere data ai bolzanini.

L’esplosione delle domande

Sono cambiati tempi e stili di vita. Calano le nascite; aumentano le richieste di posti nei servizi per l’infanzia perché oggi - per necessità o per scelta - lavorano entrambi i genitori.

E così se intorno al 2012-2013 si era registrato un calo delle richieste e quindi c’era posto nelle strutture comunali per tutti residenti e pendolari; negli ultimi anni, si registra un continuo aumento della domanda. Come a livello di scuola dell’infanzia e scuola primaria si registra - sempre per lo stesso motivo - un continuo aumento del tempo prolungato.

«Calcoliamo - ha spiegato Caramaschi - che siano circa una cinquantina i bambini che arrivano da fuori e - con la modifica apportata al regolamento - non potremo più accoglierli, perché abbiamo 150 figli di bolzanini in lista d’attesa. Dobbiamo dare la precedenza a loro». I dati dell’ultimo anno davano circa 200 domande in lista d’attesa; di cui una trentina di bambini provenienti da altri comuni.

Le due graduatorie

In base al vecchio regolamento - modificato con la decisione di ieri - finora c’erano due graduatorie: una per i bolzanini ai quali venivano attribuiti 10 punti per la residenza e la stabile dimora; l’altra per chi arrivava da fuori.

«I residenti partivano dunque avvantaggiati, però succedeva - spiega l’assessore Juri Andriollo - che in virtù di punteggi attribuiti in base ad altri parametri, i figli di pendolari finissero per avere più punti dei bolzanini che restavano fuori dal nido. D’ora in poi questo non succederà più: precedenza ai bambini bolzanini; poi - se ci saranno ancora posti disponibili - si accoglieranno ovviamente anche i piccoli che arrivano dai centri limitrofi. Non abbiamo altra scelta, se vogliamo consentire alle madri e ai padri di lavorare. Visto il forte aumento delle domande, nel capoluogo avremo bisogno di realizzare un nuovo asilo nido».

 













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