Asl, gli ospedali puntano a mantenere i servizi essenziali

Incontro tra i vertici comprensoriali e le comunità di valle Tra gli obiettivi quello di attrarre pazienti da altre zone


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Una nuova ala per l'ospedale brissinese a cui è stato affiancata la nuova costruzione del distretto sociale, un nuovo percorso per le sale operatorie vipitenesi ed una grande attrattività dei nostri ospedali da fuori provincia. Sono questi i dati principali emersi in occasione dell'incontro con i vertici delle comunità comprensoriali del Comprensorio Sanitario di Bressanone per verificare l'andamento generale dell'attività del comprensorio sanitario della nostra città. Per quanto concerne la comunità comprensoriale della valle d'Isarco, quest’ultima è stata rappresentata da Peter Gasser, la comunità dell'alta valle d'Isarco faceva invece riferimento ad Armin Holzer e quello della Pusteria dal sindaco di Vandoies, Walter Huber. Il direttore del comprensoriio brissinese, Siegfried Gatscher, assieme al sostituto coordinatore sanitario Martin Ogriseg, il sostituto della coordinatrice amministrativa Markus Thaler e la sostituta dirigente Emanuela Pattis hanno illustrati i dati del 2014 in termini di prestazioni erogate e di risultati conseguiti, relazionando cosi sugli attuali progetti e programmi del comprensorio.

Lo scorso anno è stata messa in funzione nell'ospedale di Bressanone la ristrutturata ala sud, nella quale trovano spazio il laboratorio di analisi, il reparto di ostetricia e i reparti di degenza urologici ed internistici. Nel centro di Bressanone, precisamente su via Roma, è stato recentemente inaugurato il nuovo distretto sociale, che adesso forma parte integrante con il distretto sanitario. A Vipiteno invece, in ospedale sono stati conclusi i lavori per il nuovo tratto delle sale operatorie con un apposito percorso per pazienti della surgery.

Le due strutture di Bressanone e Vipiteno godono oggi di una grande attrazione per pazienti esterni al comprensorio, a dirlo sono i dati raccolti di recente dove la percentuale nell'ultimo anno si attestava al 41,4% del totale di tutti i pazienti ricoverati. Una grande priorità è stata rivolta, come in passato, al lavoro di rete tra le strutture ospedaliere e quelle territoriali e alle collaborazioni con i servizi sociali. I lavori preparativi per l'istruzione dei servizi territoriali per assistenza e cura procedono a gonfie vele. Il servizio di Bressanone, già attivo da un paio di anni, dal 14 settembre si trasferirà al distretto sanitario di via Roma, mentre la sede di Chiusa verrà aperta entro i primi giorni di ottobre. Successo anche per il centro terapeutico di Bad Bachgart a Rodengo, che svolge molto bene il suo ruolo istituzionale, cioà l'assistenza a livello provinciale per pazienti con disturbi psicosomatici e con dipendenze.

In occasione dell'incontro è emersa anche la discussione inerente i contenuti della nuova riforma sanitaria, nonché la pianificazione temporale ed organizzativa per l'approvazione della riforma stessa. Tutti i presenti hanno ravvisato la necessità che vengano garantite anche in futuro quelle condizioni di base, che hanno permesso di fornire ai cittadini della valle d'Isarco e dell'alta valle d'Isarco, un'assistenza sanitaria e sociali con alti standard qualitativi. In particolare, è stato sottolineato come si ci sia la volontà di mantenere l'attrattività dei due ospedali per i pazienti che arrivano al di fuori del nostro comprensorio.













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