Lotta allo spreco

Aspiag e Banco Alimentare recuperano cibo per 4 milioni

BOLZANO. Non si è ancora spenta l'eco della grande raccolta di cibo ad opera dalla colletta alimentare dello scorso novembre 2015 che ieri il gruppo Aspiag ha pubblicato attraverso una nota le cifre...



BOLZANO. Non si è ancora spenta l'eco della grande raccolta di cibo ad opera dalla colletta alimentare dello scorso novembre 2015 che ieri il gruppo Aspiag ha pubblicato attraverso una nota le cifre relative alle raccolte presso i punti vendita Despar, Eurospar e Interspar per l’anno 2015. «La prevenzione dello spreco è uno dei fondamenti della nostra responsabilità sociale d’impresa - dichiara l’amministratore delegato Aspiag Paul Klotz - quest’anno abbiamo recuperato e donato cibo per oltre 4 milioni di euro».

I numeri dello spreco alimentare nel mondo dipingono una situazione critica: si stima che sia perso, convertito o sprecato circa il 50% del cibo prodotto, con notevoli variazioni da Paese a Paese e di stagione in stagione.

Nella sola Italia, ogni anno, lungo l’intera catena alimentare si formano oltre 20 milioni di tonnellate di rifiuti, con inevitabili ripercussioni non soltanto economiche ma anche ambientali e sociali. Buona parte del cibo diventa rifiuto proprio nelle nostre case: il valore stimato dello spreco domestico è di circa 8 miliardi l’anno.

La grande distribuzione finisce spesso sul banco degli imputati: «In realtà - prosegue la nota di Aspiag - la grande distribuzione è forse l’attore che, lungo la filiera dal produttore al consumatore, controlla maggiormente lo spreco e mette in atto buone pratiche per prevenirlo. Ne è una prova il risultato raggiunto da Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, grazie all’ormai consolidata collaborazione con Banco Alimentare».

L’azienda infatti ha abbinato tutte le proprie filiali in Alto Adige all’associazione Banco Alimentare che, con il progetto Siticibo e a cadenza regolare, ritira e ridistribuisce tutta la merce perfettamente commestibile ritirata dagli scaffali perché, per diverse ragioni, non può più essere venduta.

Grazie all’allargamento della rete di supermercati aderenti al progetto, nel 2015 Despar Nordest ha recuperato e rimesso virtuosamente in circolo merce per un valore totale di 4.173.287,13 euro, quasi un milione nel solo Alto Adige.

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