La rilevazione del ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione confronta i dati di gennaio 2011 e 2012

Assenze per malattia in calo tra i dipendenti

In Comune scese del 13,67% rispetto al 2011. All'Asl diminuzione del 5,64%, in Provincia del 2,18%


Valeria Frangipane


BOLZANO. Sarà la paura dei controlli, sarà la scocciatura del certificato medico, sta di fatto che le assenze per malattia tra il personale del Comune di Bolzano a gennaio sono scese del 13,67% rispetto a gennaio 2011. Nello stesso periodo diminuzioni del 5,64% tra i dipendenti dell'Asl e del 2,18% tra quelli della Provincia. Al centro della questione sempre lui, l'ex ministro Renato Brunetta (Pdl) che con la legge n. 111 del 15 luglio 2011 ha scatenato la guerra all'assenteismo.

La rilevazione, realizzata dal ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione, è stata fatta in collaborazione con l'Istat che ha curato, oltre al campionamento, anche l'elaborazione e la produzione delle stime. Il dato nazionale ci dice che in generale le assenze per malattia tra i dipendenti pubblici a gennaio sono calate del -5,1% rispetto allo stesso mese del 2011. Le diminuzioni più rilevanti riguardano le amministrazioni centrali (-12,9%) e le Aziende sanitarie locali (-8,4%).

Il dato del Comune di Bolzano (-13,67%) entra nel solco ed evidenzia un cambiamento di stile tra i dipendenti ed una maggior attenzione ai possibili controlli. Non la pensa però così Luigi Gallo, assessore al personale di vicolo Gumer. «Credo poco o nulla al "brunettismo", non sono state le sue misure, che fra l'altro da noi non si sono mai applicate (competenza regionale), ad avere effetti sul tasso di presenza-assenza nel pubblico impiego. In realtà tra i nostri dipendenti non è cambiato nulla di particolare da un anno all'altro. Secondo me, come impressione generale, si tratta di fluttuazioni statistiche piuttosto casuali a cui non è attribuibile un significato particolare; non siamo stati nè più buoni nè più cattivi nei controlli anche perchè il tasso di assenza ingiustificato è sempre stato bassissimo, direi quasi nullo.

Le assenze hanno sempre una motivazione e una giustificazione prevista da leggi o contratti vigenti; il fatto che da un anno all'altro siano calate è un dato positivo ovviamente, ma secondo me casuale. Per esempio, il tasso di malattia potrebbe dipendere da fattori di morbilità epidemica che cambiano di anno in anno. Detto in due parole anche un'influenza di stagione può fare la differenza».

La rilevazione nazionale ci dice anche che le assenze per malattia tra i dipendenti dell'Azienda sanitaria a gennaio sono scese del 5,64% rispetto allo steso mese del 2011. Il direttore amministrativo dell'Asl unica, Marco Cappello, spiega che in Azienda le assenze per malattia non raggiungono nemmeno l'1% del totale dei dipendenti: «Per un giorno solo di assenza il contratto di lavoro prevede l'autocertificazione, ma le assenze sono monitorate costantemente dagli uffici competenti, che intervengono su segnalazione ed in tutti i casi di sospetto abuso. Come si rileva da tutti i dati l'Asl ha l'assoluto controllo della situazione».

Secondo lei va meglio o peggio? «Da noi le cose vanno costantemente meglio tanto è vero che le percentuali di assenza sono davvero minime». Da ultimo il dato dei dipendenti provinciali, un autentico esercito di 18.515 persone (4.320 amministrativi e 14.187 del settore scuola-istruzione) che vede una diminuzione delle assenze del 2,18%. Engelbert Schaller, da 23 anni capo della Ripartizione personale, lo commenta non grande soddisfazione: «Il fenomeno dell'assenteismo da noi è assolutamente marginale e non ricalca certo i modelli romani. Chi sta a casa è sempre malato, certo c'è chi con una linea di febbre si mette a letto e chi, come me, lavora con la faringite. Ma ognuno di noi percepisce e reagisce ai malanni in maniera diversa. Non voglio dire con questo che la nostra attenzione sia bassa perchè non è vero. Ogni settimana faccio partire anche 4 procedimenti disciplinari diretti a chi non timbra il cartellino in maniera corretta. Ma sono casi sporadici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità