Il presidente del gruppo di tecnici: non facciamo valutazioni politiche, su quei terreni sbagliato il metodo

«Assurde le case al bivio per Merano»

Aschbacher: ecco perché la commissione provinciale ha bocciato le due aree



BOLZANO. «Non si fa urbanistica in questo modo. Ecco perché abbiamo bocciato le aree»: il presidente della commissione urbanistica provinciale Anton Aschbacher motiva la decisione a sorpresa. E replica all'assessore Chiara Pasquali: «Nessuna valutazione politica». La commissione urbanistica giovedì ha bocciato sia l'area al bivio Merano-Mendola, su cui il Comune ha dato parere positivo, sia l'area sul retro di via Resia (vicino alle case dei militari) su cui il Comune non si è espresso perché la maggioranza era divisa (Svp e verdi contrari). Serviva la congruità urbanistica per partecipare ai bandi per Ipes e ceto medio. Negata. Reazione forte sia dell'assessore comunale Pasquali, che dell'assessore provinciale Christian Tommasini. Arriva la replica dell'ingegner Aschbacher.

«Le nostre sono solo valutazioni tecniche e cerchiamo di farle al meglio», precisa Aschbacher, «Ci rendiamo conto che tali decisioni abbiano una elevata portata politica, ma dovevamo decidere se alcune aree, su cui abbiamo effettuato sopralluoghi, fossero idonee o meno». Perché il no sul terreno alla rotonda? «C'era il sì del Comune, ma la commissione a grande maggioranza ha dato parere negativo, perché questa zona su tre lati è circondata da strade tra le più trafficate della provincia. L'assessore Pasquali ribatte che tempo fa la commissione diede parere positivo sugli alloggi per lavoratori nelle vicinanze della rotonda. Non eravamo molto convinti, ma ci fu l'approvazione sulla base di una legge speciale».

Per quanto riguarda l'area sul retro di via Resia, Aschbacher sottolinea: «L'assessore Pasquali su questa discussione ha lasciato la sala, perché così avevano concordato in Comune. Non si è quindi potuto esprimere il parere di concerto, come prevedeva la norma. E' vero che quel terreno è dentro il perimetro fissato nel masterplan, ma tale modo di pianificare, mettendo lì solo quell'area, destava in quasi tutti i membri della commissione la preoccupazione che non ci fosse una ottimizzazione con il resto dell'urbanizzato. I collegamenti con via Resia sono molto limitati. Lavorandoci sopra ci sarebbe la possibilità di realizzare degli attraversamenti, ma con questo piano non siamo nell'ambito di una pianificazione completa urbanistica e territoriale. Insomma, è stato un metodo un po' "sparato"». (fr.g.)

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