Attentato in Afghanistan, feriti due alpini del Reggimento Vipiteno

Due militari italiani appartenenti al 5° Reggimento Alpini di Vipiteno,sono rimasti feriti, uno alla spalla e uno alla schiena, in un attentato



ROMA. Due militari italiani, appartenenti al 5° Reggimento Alpini di Vipiteno, sono rimasti coinvolti nell'esplosione di un ordigno in Afghanistan: sono rimasti feriti, uno alla spalla e uno alla schiena, a quanto si è appreso in modo non grave.

L'attentato, secondo quanto si è appreso al comando del contingente italiano ad Herat, è avvenuto intorno alle 13 locali (le 9.30 in Italia) nei pressi del villaggio Huak, a 27 chilometri a sud di Shindand, nell'area centrale della regione ovest affidata alla responsabilità dei militari italiani.

Mentre percorreva la famigerata Zeerko Valley, un convoglio composto da dieci blindati Lince è stato investito da una esplosione. Due gli alpini feriti, entrambi del Quinto Reggimento di Vipiteno, che sono stato subito soccorsi e trasportati all'ospedale militare da campo di Herat.

I due militari hanno personalmente avvisato le famiglie del'accaduto. L'ordigno esplosivo ha danneggiato uno dei Lince ferendo il rallista, cioè il militare che si trova sulla torretta.

Ferito anche il rallista del Lince precedente, che però non è stato direttamente coinvolto nell'esplosione. Era di ritorno da una missione di ricognizione ed umanitaria, l'inaugurazione di un pozzo, il convoglio di militari italiani oggetto dell'attentato in Afghanistan.

L'esplosione dell'ordigno è avvenuta mentre gli alpini della Task Force Center erano sulla strada del ritorno, dopo aver inaugurato un pozzo di acqua potabile nel distretto di Shindand.

L'Ied, cioè l'ordigno esplosivo improvvisato, era stato piazzato nella Zeerko Valley, una zona molto pericolosa e teatro in passato di numerosi altri attentati, anche nei confronti degli stessi militari italiani.













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