Aumenta di 30 centesimi l’imposta di soggiorno

Rincaro dal 1° gennaio 2017 chiesto dall’Azienda di soggiorno al Comune Ora per un pernottamento in hotel in città si paga da 0,70 a 1,30 euro



MERANO. Tempi cupi per i turisti che frequentano Merano e dintorni. L'Azienda di soggiorno, allineandosi al parere di un po' tutte le Pro loco dei comuni circostanti, ha deciso di chiedere al Comune di Merano l'aumento dell'imposta di soggiorno a partire dal primo gennaio 2017. La delibera è stata adottata nei giorni scorsi dal consiglio d'amministrazione presieduto da Ingrid Hofer con nove voti favorevoli su nove presenti. In sostanza la richiesta è quella di incrementare l'imposta di trenta centesimi, magari anche scaglionando l'aumento a seconda del livello degli alberghi.

Attualmente un turista che pernotta a Merano paga per ciascuna notte trascorsa in una struttura alberghiera cittadina 1,30 euro se sceglie un albergo a 5 o 4 stelle, un euro tondo per un albergo a 3 stelle e 70 centesimi per tutte le altre strutture ricettive.

La legge provinciale istitutiva dell'imposta di soggiorno, del febbraio 2013, consentiva, dopo una prima fase introduttiva, una certa autonomia impositiva ai Comuni e agli enti turistici. Unico limite, il tetto massimo dell'imposta che, stando alla legge, non può al momento superare i due euro per pernottamento.

L'Azienda di soggiorno, forte del parere positivo dell’Unione albergatori e pubblici esercenti Hgv, l'associazione che raggruppa gli albergatori, ha scelto di proporre al Comune un aumento di trenta centesimi, portando dal primo gennaio 2017 l'imposta a 1,60 euro per pernottamento.

All'amministrazione comunale viene lasciata la scelta se estendere i 30 centesimi di aumento a tutte le categorie (le altre due fasce salirebbero a 1,30 centesimi e a un euro) o se graduare l'aumento da 15 a 30 centesimi a seconda del livello dell'albergo.

Nella delibera approvata dal consiglio d'amministrazione dell'Azienda di soggiorno si legge che “quasi tutti i Comuni del circondario chiedono un aumento di 30 centesimi per pernottamento per tutte le categorie alberghiere” e che con l'aumento ipotizzato si intende "aumentare la qualità turistica dei prodotti offerti dall’Azienda di soggiorno, sviluppare nuovi prodotti e aumentare l'azione di marketing".

Lo scorso anno l'introito dell'imposta di soggiorno, passato dalle casse comunali all'ente turistico, ha sfiorato il milione di euro. Con l'aumento del 20% dell’imposta, si può ipotizzare, fermi i pernottamenti, un incremento di contribuzione di 200 mila euro annui. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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