Autisti Sad: «Vettori venga al nostro dibattito pubblico»

BOLZANO. «Noi non siamo degli schiavi». C’era scritto questo, su uno dei cartelli portati ieri dai dipendenti Sad sotto ai palazzi provinciali per protestare contro la politica aziendale. Un sit-in...



BOLZANO. «Noi non siamo degli schiavi». C’era scritto questo, su uno dei cartelli portati ieri dai dipendenti Sad sotto ai palazzi provinciali per protestare contro la politica aziendale. Un sit-in in occasione dell’ennesima giornata di sciopero sia del settore gomma che del settore ferro, nel bel mezzo della più lunga e dura vertenza sindacale dei trasporti mai vista in Alto Adige a memoria d’uomo. Una vertenza che ora i sindacati provano a sbloccare con un invito che sa di sfida. Anzi, una vera e propria provocazione. Una sfida lanciata al direttore generale di Sad, Mariano Claudio Vettori: «Lo invitiamo - così ieri Artan Mullaymeri della Uil trasporti - ad un dibattito pubblico, dove spiegheremo le nostre rispettive ragioni. Lo dobbiamo agli altoatesini che con le loro tasse finanziano il trasporto pubblico. Dobbiamo spiegare loro perché scioperiamo. Vettori venga e provi a convincere la popolazione delle sue ragioni. Noi faremo lo stesso. Saranno i cittadini a decidere da che parte stia la ragione».

In attesa di una risposta di Vettori, intanto ieri si è tenuto un sit-in muto, ma a parlare sono stati gli striscioni, portati in piazza Magnago dai dipendenti Sad arrivati da Merano, Castelorotto, Egna, eccetera. Quello più esteso, retto da diversi lavoratori, riportava queste cifre: «24 ore in un dì, 15 per la Sad, 8 per dormire, 1 per la mia famiglia. Comincio alle 6 finisco alle 21. Tu utente, alle ore 20 viaggi tranquillo?» Su un altro cartello stava scritto: «13,14,15 ore per turno, no grazie, non siamo degli schiavi».

Al contestuale sciopero di ieri dei dipendenti Sad, su gomma l’adesione è stata del 90%. Fermati inoltre 15 treni. «Si sta valutando - così Mullaymeri ieri sera - se ci siano gli estremi di attività antisindacale per la sostituzione del personale».

Notevoli comunque i disagi per l’utenza. Arcistufa di questa situazione.(da.pa)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità