Auto, bici, pedoni insieme negli «spazi condivisi»

L’assessore Schraffl illustra l’iniziativa per la sicurezza degli utenti della strada: via i marciapiedi, unico piano rialzato, limiti di 20-25 km all’ora per i veicoli


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Era il 2011 quando a Bressanone si è cominciato a parlare degli "shared space", gli spazi condivisi in centro storico dove convivono in sicurezza pedoni, ciclisti e automobilisti. Il progetto punta a rallentare il traffico di transito e incentivare all’uso della tangenziale. Con gli spazi condivisi spariscono marciapiedi e barriere, in un piano stradale unico dove si entra in auto con un limite di 20-25 chilometri orari, convivendo con pedoni e bici. Tutto questo mediante leggeri rialzamenti della sede stradale con una pavimentazione diversa dall'asfalto, ad esempio in porfido.

Si parla di tratti brevi di 250 - 300 metri e quella degli spazi condivisi è una soluzione che già funziona bene in diverse città nel nord Europa, dove il rispetto del pedone e del ciclista è sentito. Ora, qualcosa si sta muovendo anche a Bressanone. A illustrare questa soluzione è l'assessore Thomas Schraffl, che spiega come un gruppo di lavoro sulla sicurezza sta analizzando i progetti discussi già dalla precedente legislatura.

“Il progetto degli spazi condivisi - dice Schraffl - è uno di quelli che come amministrazione comunale vorremmo ora realizzare almeno in parte”.

Dove è prevista la realizzazione del primo spazio?

"La zona presa in considerazione è quella di via Ratisbona e della parte a sud di via Bastioni Minori, dalla nuova sede dell'associazione turistica fino a Porta Sole. La nostra intenzione è di iniziare i lavori di questa prima tratta entro quest'anno”.

Questo primo tratto di spazi condivisi in cosa consiste precisamente e come cambierà la situazione viaria?

"Il progetto provvisorio prevede un innalzamento della sede stradale, approfittando anche della costruzione della nuova sede dell'associazione turistica, a cui seguirà una rivisitazione della strada stessa con queste gobbe artificiali”.

E per quanto riguarda i costi di questa prima fase?

"Abbiamo dovuto rivedere i costi e la tratta dove realizzare questa prima parte di progetto, perché in origine si pensava di allungare questa zona di spazi condivisi fino al cimitero cittadino, ma il costo superava il milione di euro. Ora, con questa rivisitazione e accorciamento della tratta, siamo sul mezzo milione di euro".

Perché avete accorciato la tratta del percorso dove realizzare questo progetto?

“Prima vogliamo aspettare di vedere i risultati che porterà l'apertura centrale della circonvallazione. È inutile spendere oltre un milione di euro per un progetto come quello degli spazi condivisi se poi non funziona. Al momento siamo fermi anche con altri progetto su sicurezza e viabilità proprio perché quest’anno inizieranno i lavori della nuova uscita sulla tangenziale".

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