Autonomie speciali nel mirino del Governo

Peterlini: «Con la riforma costituzionale vengono minacciati i poteri della Provincia sulle finanze»



BOLZANO. Se la Costituzione protegge le autonomie speciali, allora va cambiata la Costituzione: il governo incalza sull’approvazione in tempi rapidi della riforma costituzionale che stravolgerebbe i rapporti Stato/Regioni e mina i poteri della Provincia in materia finanziaria. Ieri è iniziato l’iter in commissione affari costituzionali del Senato e sono previste convocazioni quasi giornaliere per accelerare il disegno di legge, annuncia il senatore Oskar Peterlini (Svp), che ha depositato emendamenti firmati con i colleghi Thaler Ausserhofer, Pinzger e il venostato Fosson. Secondo Peterlini, l’allarme sulla gravità della riforma costituzionale è attenuato solo dalla previsione che non ci sarà abbastanza tempo per approvare la legge, arriveranno prima le elezioni politiche. Ugualmente la guardia resta alta e Peterlini ricorda i punti controversi: «Assai grave è l'intento di voler limitare l'autonomia finanziaria delle Regioni a Statuto speciale. Il disegno di legge prevede l'inserimento in Costituzione (all'articolo 116) che "in materia finanziaria l’autonomia si svolge concorrendo con lo Stato e con gli altri enti territoriali ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e dagli obblighi internazionali":non c'è alcun accenno alla necessità di revisionare il sistema di finanziamento delle autonomie speciali cercando l'intesa tra le parti. Il disegno di legge contiene anche altre norme che significherebbero un grave passo indietro per l'autonomia dell'Alto Adige, riportandola allo status prima del 2001. Con questo disegno di legge si compie un grave passo indietro e si annientano quei timidi approcci federalisti che prevedeva la riforma del Titolo V del 2001. Il Governo Monti è stato chiamato per rimettere in ordine i conti pubblici e per rilanciare l'economia, ma le politiche per la crescita sono state fallimentari. Con quale diritto un governo tecnico annulla una riforma costituzionale che dopo decenni ancora esita a decollare?».

Peterlini critica in particolare l'introduzione della clausola di supremazia dello Stato nei confronti delle Regioni. Il disegno di legge costituzionale prevede inoltre l'inserimento nel campo della legislazione esclusiva dello Stato di alcune materie che erano precedentemente assegnate alla legislazione concorrente e perfino di competenza esclusiva delle Regioni, come il turismo.

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