Aziende, screening «solo» raccomandati

Bolzano. Gli screening del personale di aziende produttive e artigianali durante il lockdown dell’8-28 febbraio diventano caldamente «raccomandati». Non obbligatori. Il passo indietro rispetto alle...



Bolzano. Gli screening del personale di aziende produttive e artigianali durante il lockdown dell’8-28 febbraio diventano caldamente «raccomandati». Non obbligatori. Il passo indietro rispetto alle anticipazioni della vigilia è contenuto nella ordinanza del presidente Arno Kompatscher. Su questo fronte quindi clima più rilassato ieri pomeriggio nella videoconferenza di Kompatscher, assessori Schuler, Widmann, Achammer, direttore della Asl Zerzer con i vertici di Assoimprenditori, Camera di Commercio, Hgv, Unione commercio, Cna, Apa, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil, Asgb, Volontarius e altri ancora. Sfumato l’obbligo degli screening, i toni si sono alzati sulla richiesta di ristori. «Le aziende non ce la fanno più. La Provincia promette da mesi ristori provinciali, oltre a quelli statali», racconta Claudio Corrarati (Cna), «Alla giunta abbiamo detto che devono portarci una data, non ci accontentiamo più di vaghe rassicurazioni». Da Michele Buonerba (Cisl) un altro spaccato della crisi: «In Alto Adige abbiamo 15 mila lavoratori stagionali privi di ogni sussidio».

Gli screening

L’incontro di ieri ha solo introdotto il tema degli screening per i lavoratori. Domani le associazioni di categoria incontreranno la Asl per capire cosa potrà essere organizzato e con quali risorse. L’ordinanza raccomanda che «in tutte le attività produttive vengano adottate misure atte a ridurre la possibilità di contagio tra dipendenti e con l’eventuale clientela. Si raccomanda in particolare che, previa consultazione sindacale, siano ulteriormente promosse, se possibile, forme di lavoro a distanza, che sia incentivato l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie Ffp2, e che, sulla base di protocolli di sicurezza che individuino casi prioritari, sia offerta ai dipendenti la possibilità di sottoporsi periodicamente a test antigenici rapidi o molecolari». Sintetizza Corrarati: «Stiamo parlando di circa 130 mila lavoratori che dovrebbero sottoporsi al tampone antigenico ogni settimana». La Asl ieri ha prospettato una fornitura di circa 50 mila tamponi. «Gli altri da chi verranno pagati?», ancora Corrarati. E chi dovrebbe garantire il servizio? Nella riunione di ieri si è parlato di infermieri e medici di famiglia, già oberati di lavoro. Se ne parlerà domani nel tavolo di lavoro con la Asl.

Le opposizioni

Marco Galateo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, protesta: «Annunciare giovedì una ordinanza restrittiva che partirà lunedì e attendere sabato per pubblicarla ha creato non poche difficoltà ai lavoratori e imprenditori. Oltre al problema del virus, cittadini e aziende devono fare fronte anche al problema di questa giunta».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità