Azzurri senza altoatesini La Stocker è d’accordo

L’assessora favorevole alla proposta dei secessionisti sudtirolesi di togliere il tricolore dalle maglie e di impedire l’accesso alle nazionali italiane



BOLZANO. Via subito il tricolore dalle divise degli atleti altoatesini. Con l’obiettivo di arrivare a una «nazionale» dell’Alto Adige. Il consiglio provinciale è tornato ieri a scaldarsi sui temi etnici grazie a una mozione della Stf, bocciata ma, questa la notizia, sposata nei principi dall’assessora Martha Stocker, competente per lo sport. Il tema verrà portato nella Convenzione per l’autonomia sulla revisione dello Statuto. Indignato Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore), che attacca sia Martha Stocker, che il Pd, colpevole «di essersi eclissato». La mozione anti tricolore è firmata da Bernhard Zimmerhofer, che rimprovera al presidente Kompatscher la lentezza nel portare avanti la richiesta di «provincializzare» gli atleti impegnati nelle squadre della nazionale italiana. Come soluzione provvisoria, Zimmerhofer ha proposto di ottenere una «divisa neutrale» per gli atleti sudtirolesi. Sven Knoll ha rincarato la dose, parlando di sportivi «costretti a portare i simboli e a cantare l’inno». Poi è arrivata la presa di posizione di Martha Stocker, che si è dichiarata d’accordo sui principi, non per marketing ma per un «sentimento di identificazione. Le soluzioni transitorie non sono adatte, bisogna cercare una soluzione definitiva: a questo scopo saranno necessari ulteriori incontri. Può essere un tema della Convenzione». Mozione bocciata con 24 no, 10 sì e 1 astensione. Duro Urzì: «Chiariamoci. Si vuole l’autonomia o la secessione? Le due parole non hanno lo stesso significato. Pare si vogliano i soldi dell’autonomia, ma la libertà di rendersi indipendenti dall’Italia, con ogni sorta di artifizio, ora anche quello che fa leva sul valore puro dello sport, usato come un manganello politico. Il paradosso è che sono gli stessi atleti a rinnegare queste posizioni radicali. Vale la pena ricordare le parole di Carolina Kostner, dopo la vittoria dell’oro europeo a Varsavia: “Sono italiana e lo sento dal cuore”. E Armin Zöggeler è stato nel 2014 portabandiera della delegazione italiana ai alle Olimpiadi invernali. Prima di lui altri due atleti altoatesini avevano avuto questo onore: Paul Hildgartner e Gerda Weissensteiner».

Sì al bilancio. L’aula ha approvato ieri il bilancio di previsione del Consiglio da 9,586 milioni di euro, 362.031 euro in meno del 2015. Come ha spiegato il presidente Thomas Widmann, nel bilancio sono già inseriti i 9,5 posti nuovi in organico, spese per miglioramenti tecnici dell’aula, spese per la gestione della Convenzione sull’Alto Adige e l’affitto di locali per il nuovo personale.

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