Baby squillo, la maitresse patteggia

Accordo tra Procura e difesa: 2 anni alla marocchina che gestiva gli incontri


Mario Bertoldi


BOLZANO. La giovane maitresse marocchina arrestata con l'accusa di aver organizzato e sfruttato per diversi mesi a Bolzano il meretricio di tre ragazzine minorenni (tra cui sua nipote) se la caverà con un patteggiamento a 2 anni di reclusione, con sospensione condizionale. Il sostituto procuratore Donatella Marchesini ha già dato il proprio benestare.

La marocchina venticinquenne (rimasta in carcere a lungo durante l'inchiesta) è riuscita ad ottenere il riconoscimento di una serie di attenuanti legate alla collaborazione concreta fornita agli inquirenti nelle fasi salienti delle indagini. La donna, lo ricordiamo, è accusata di sfruttamento della prostituzione minorile.

Consapevole di rischiare pene molto severe (codice alla mano sino a 12 anni di reclusione), la marocchina ha seguito la strategia indicatale dall'avvocato difensore Loredana Pistoia ed ha ben presto iniziato a collaborare con gli inquirenti permettendo di ricostruire la posizione di decine di clienti finiti nei guai a seguito delle intercettazioni ambientali disposte dalla magistratura nei pressi del caseggiato di via Resia dove le tre minorenni si prostituivano.

Come noto in sedici sono stati iscritti sul registro degli indagati in quanto sospettati di essere perfettamente a conoscenza dell'età delle ragazzine, che pagavano per le prestazioni sessuali. Le varie posizioni sono però ancora al vaglio della Procura della Repubblica: alcuni potrebbero uscirne per il «rotto della cuffia».

C'è chi avrebbe dimostrato di non essere stato a conoscenza dell'effettiva età delle giovanissime. Altri hanno giocato la carta dell'innamoramento e hanno fatto istanza di proscioglimento affermando di non aver mai ottenuto sesso per denaro ma solo in conseguenza di un rapporto sentimentale che aveva via via portato ad un pieno coinvolgimento. Non saranno pochi, coloro che andranno a patteggiare condanne tra i sei e i 14 mesi di reclusione. La pena più consistente, comunque, è quella che Procura e difesa hanno già concordato per la maitresse marocchina: due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale.

L'abile difesa dell'avvocato Loredana Pistoia dovrebbe dunque permettere alla marocchina venticinquenne di evitare il rischio di un ritorno in carcere. In effetti era proprio questo l'obbiettivo più importante che la difesa intendeva raggiungere. Il via libera della Procura della Repubblica all'istanza di patteggiamento depositata qualche giorno fa lascia presupporre che la escort marocchina riuscirà a cavarsela con una sentenza soft.

L'ultima parola spetta però al giudice Carlo Busato. Per ottenere le attenuanti la maitresse ha anche concordato con l'avvocato Bonifacio Giudiceandrea (patrocinatore di parte civile per conto delle tre ragazzine (tra cui una nipote e una sorella) un risarcimento economico piuttosto consistente che, al momento del patteggiamento, dovrà già essere versato.

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