Balzarini: «Manovra senza investimenti e benefici alla città»

Il leader della Civica critico sull’uso dei 50 milioni di avanzo «Zero progetti, si è preferito ridurre il debito pubblico»


di Giuseppe Rossi


MERANO. «Nella manovra di assestamento del bilancio varata un paio di settimane fa dal consiglio comunale non ho trovato nulla di nuovo, solo tanta Svp, che porta avanti gli investimenti che da sempre sostiene. Di verde, quel verde che a Merano doveva essere la novità, c'è solo una grande spesa per la cultura e la ricorrenza dei 700 anni dalla nascita dell'ordinamento comunale di Merano. E questo con 50 milioni a disposizione, una cifra così grande che non era mai avanzata in passato».

Giorgio Balzarini, capogruppo della Civica per Merano segna ancora una volta la linea di demarcazione con il suo modo di gestire il Comune, criticando la giunta comunale guidata dal sindaco Rösch.

Balzarini, cosa non le è piaciuto della variazione al bilancio passata in consiglio?

«Prima di tutto il fatto che si sia abdicato sugli investimenti. Piuttosto che investire per la città e per i quartieri, si è preferito ridurre il debito pubblico, che già comunque stava scendendo al ritmo di sei milioni all'anno».

Una scelta per il futuro, l'ha motivata così il sindaco Paul Rösch. Avere meno debiti significa più mani libere per gli investimenti futuri.

«Io dico che se invece avessero speso quei soldi per opere pubbliche avremmo creato lavoro e rilancio delle attività imprenditoriali. Ma c'è un'altra cosa che non mi è piaciuta. I cittadini non hanno tratto nessun vantaggio da questa operazione».

Hanno meno debiti sulle spalle, non le basta?

«Io invece mi aspettavo che almeno una parte del milione di interessi passivi che potranno essere risparmiati venissero usati per abbassare le tasse. Penso ad esempio all’eliminazione dell'aliquota Irpef comunale dello 0,1%. Mezzo milione di tasse da far risparmiare a lavoratori, pensionati e imprenditori».

Un'idea non nuova, in passato anche l'assessore Zaccaria l'aveva ipotizzata.

«Noi non l'abbiamo teorizzata, l'abbiamo messa nero su bianco su un ordine del giorno che però il consiglio comunale ha bocciato».

Cos'altro non le piace di questa manovra di assestamento?

«Tante cose non mi convincono. Partiamo dalla nuova vocazione ecclesiale dei Verdi».

Veramente il partito vicino alla chiesa è sempre stato considerato il suo...

«Negli anni scorsi si è sempre condannato il sostegno economico alle chiese. Ora i Verdi regalano 30 mila euro di soldi pubblici alla parrocchia di San Nicolò per la campana».

Lei prima parlava anche dei fondi destinati alla cultura.

«Per i 700 anni sindaco e vice vogliono spendere mezzo milione di euro, dei quali 145 mila per incarichi professionali. Un importo a dir poco esagerato. E poi a chissà chi verranno dati questi incarichi».

Almeno in tema di scuole sarà contento?

«Devo ammettere di aver visto tanti soldi per il settore scolastico, ma in una direzione sola, quella tedesca. E anche per i giovani e gli anziani non ho trovato investimenti. Quello sugli anziani, operazione Martinsbrunn avviata da noi a parte, è un silenzio assordante. E poi c'è un investimento che, se non fossi una persona seria, direi che è una barzelletta».

A cosa si riferisce, consigliere Balzarini?

«Nella manovra c'è una voce che riguarda la realizzazione di un semaforo, dove c'è già uno speed check, al bar Palma in via San Giorgio. In consiglio in sede di dibattito abbiamo chiesto che venisse modificata la dizione "bar Palma" con "casa del sindaco Rösch", perché è solo lui a volere quell'impianto».

Un giudizio scettico, molto negativo alla fine dei conti sulle variazioni al bilancio. Abbiamo capito giusto?

«Le ripeto siamo delusi sia da tutti quei soldi che in un anno e mezzo non hanno saputo spendere e ora anche da come pensano di impegnare il tesoretto. E poi non vogliamo che i soldi messi da parte vengano spesi dal sindaco per le sue operazioni solitarie in campo culturale con onerosi incarichi professionali di ogni genere».

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