Benussi torna e battezza il Movimento d’unità athesina
BOLZANO. Aveva detto, «appendo le scarpe al chiodo», ma è durata poco. Giovanni Benussi ha confermato ieri che torna alla politica. Questa volta con un «movimento di unità athesina» che si impegnerà...
BOLZANO. Aveva detto, «appendo le scarpe al chiodo», ma è durata poco. Giovanni Benussi ha confermato ieri che torna alla politica. Questa volta con un «movimento di unità athesina» che si impegnerà nelle provinciali 2013 e alle prossime comunali. Come compagni di viaggio, anticipa l’ex sindaco di maggio, «ho gli amici che erano in lista con me e chi ha voglia di impegnarsi in un movimento territoriale, ma non etnico, capace di dare risposte alla crisi mirate per la nostra terra, non possiamo assistere ancora alla fuga di imprenditori dall’Alto Adige».
Tra gli interessati ci potrebbero essere delusi del Pdl sia del gruppo Holzmann che del gruppo Biancofiore. Entrambi i deputati però si smarcano. «Auguri a Benussi e alla sua iniziativa velleitaria. Parte da solo, cosa pensa di ottenere?», è il viatico di Giorgio Holzmann. Così Benussi presenta il suo progetto: «Fosche nubi si addensano all’orizzonte delle prossime elezioni provinciali per la proposta legislativa a firma Svp, le opposizioni gridano alla truffa. Non ritengo sia una novità che l’Svp tenda da decenni a ricavare il massimo del tornaconto dalla frammentazione dello scenario politico locale e dallo sfruttamento d’ogni situazione di criticità dei governi. Gridare allo scandalo non serve a nulla, andrebbe fatto un corretto esame di coscienza, invece, sulla qualità e sulle strategie politiche espresse, in modo particolare, dai partiti che avrebbero dovuto rappresentare il gruppo etnico italiano dal dopoguerra.Siamo stati condizionati da quelli che “sostenevano” l’autonomia più per valorizzare il Trentino, che per tutelare la minoranza sudtirolese orbata del proprio legame alla madrepatria. Abbiamo così permesso che si spezzasse la regione, con la conseguenza di elevare, nella nostra provincia, la “minoranza tedesca” al rango di “maggioranza ipertutelata” ed in condizione di governare senza bisogno di confrontarsi costruttivamente con gli altri gruppi etnici minoritari».
Quindi l’invito di Benussi ai politici «anziché a combattere contro i mulini a vento, a rivedere e correggere gli errori commessi , a sostenere un movimento d’unità athesina, e contribuire a costruire un progetto che possa dare speranza e democrazia a questa terra, sorpassando le divisioni etniche e confrontandosi sul tema dei provvedimenti da adottare, per evitare di precipitare nella recessione ormai alle porte. Ritengo, infine, che il movimento otterrebbe senz’altro le credenziali ed i suffragi per entrare con una buona rappresentanza in Consiglio Provinciale, anche se approvata la “famigerata” nuova legge elettorale».
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