IL LIBRO

Biancofiore, ecco tutti i segreti

Giovedì a Castel Mareccio la presentazione della sua biografia



BOLZANO. Michaela Biancofiore si presenta e le servono 401 pagine per raccontare «la mia storia», quella pubblica e quella privata, a volte privatissima, della deputata di Forza Italia. «Il mio cuore oltre gli ostacoli», versione aggiornata del primo libro firmato da Michaela Biancofiore, verrà presentato giovedì a Castel Mareccio alle ore 18.30. Accanto a sé Michaela Biancofiore avrà come ospite l’ex presidente provinciale Luis Durnwalder. Avversari fierissimi. «Ma verso il presidente ho sempre nutrito grande stima», assicura. A intervistarla, provando magari a svelare qualche «omissis» del libro («no, non rivelerò mai chi è lo 007 con cui ho avuto una grande storia d’amore») saranno i direttori della informazione locale: Alberto Faustini (Alto Adige), Enrico Franco (Corriere dell’Alto Adige), Marilena Guerra (Tca), Mauro Keller (Vb33) e Rttr.

Con il suo libro, pubblicato dalla berlusconiana Mondadori («non sono stata raccomandata») Michaela Biancofiore sta girando l’Italia. Giovedì la tappa nella sua città. Vi racconta la sua infanzia dolorosa. Un padre molto amato, cancelliere al tribunale, morto quando era una ragazzina. La madre è descritta come donna severa ed esigente, nostalgica di un antico benessere familiare perduto. I loro rapporti sono caratterizzati da pochi alti e molti bassi, ma oggi la madre è accudita nella casa della deputata. Antonella Biancofiore è la sorella «perfetta», con ciò che ne consegue. Quanto a complicazioni poi l’amore è al primo posto. Michaela Biancofiore si descrive come una rigidona condizionata a lungo dal precetto «sesso solo dopo il matrimonio». Grandi fiammate per uomini impossibili, di solito ricchi. La conclusione è spesso «Chi l’ha visto?». Vuole consegnare di sé l’immagine di una Cenerentola coraggiosa, una Giovanna d’Arco sempre in battaglia contro qualche ostacolo o traditore. Non scava nelle dinamiche che provocano le continue rotture con i fedelissimi nel partito, «i miei ragazzi». La biografia politica nel libro è inizia da B e lì termina, a pagina 401. In Forza Italia dal 1994,con Silvio Berlusconi è un totalizzante innamoramento «politico e platonico». Porta sempre al dito una vera di brillanti dono del leader, «perché è come se fossimo fidanzati». Sempre platonicamente. Il libro è una occasione per tornare alla storia iniziale di Forza Italia a Bolzano, e poi del Pdl e di nuovo di Forza Italia, sempre dalla sua prospettiva, con i primi protagonisti, locali o non, Ermanno Füstos, Adriano De Benedetto, Giancarlo Innocenzi e Franco Frattini. Grazie a quest’ultimo, «sempre solo amici», il decollo della attività politica a Bolzano e poi a Roma come assistente, fino alla telefonata di Bondi che le disse «il presidente ti vuole a Roma», il modo con cui le venne annunciata la prima candidatura alla Camera. Ridotti all’anonimato gli avversari. Sospesa tra le autodefinizioni «terrore delle Dolomiti» e «micetta affettuosa» si prepara ai secondi quarant’anni senza nascondere solitudine e passi falsi. (fr.g.)

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