Biblioteca regionale, via libera  allo «smembramento»

Bolzano. La Biblioteca regionale sulle autonomie e le minoranze linguistiche resterà nella sede di Trento, ma di fatto verrà smembrata. Si conclude così una vicenda che nei mesi scorsi aveva...



Bolzano. La Biblioteca regionale sulle autonomie e le minoranze linguistiche resterà nella sede di Trento, ma di fatto verrà smembrata. Si conclude così una vicenda che nei mesi scorsi aveva provocato polemiche.

Con una delibera firmata dal presidente regionale Arno Kompatscher è stata decisa la riorganizzazione della Biblioteca regionale, «prevedendo in particolare», si legge nel documento, «il ridimensionamento e il ripristino del carattere di biblioteca specializzata per le autonomie, le minoranze e l’ente Regione tramite la conservazione del patrimonio librario e documentale afferente alle sue materie di specializzazione». Tutto il materiale che non rientra nel citato patrimonio potrà essere ceduto a titolo gratuito e con gli oneri eventuali a carico della Regione ad altre biblioteche del territorio regionale.

Ed è prevista anche la distruzione di una parte del patrimonio. La delibera autorizza «le operazioni di scarto di materiale logorato ed obsoleto nonché del materiale non rilevato da altre istituzioni».

La biblioteca della Regione comprende più di 27.000 monografie e oltre 300 periodici su temi che vanno dalla politica alla storia regionale, dall'amministrazione pubblica alla cooperazione. Inoltre raccoglie una vasta collezione di documenti ufficiali del Consiglio d'Europa e oltre 1700 tesi di laurea su temi di interesse regionale.

Il tema della Biblioteca regionale era stato sollevato alla fine del 2018, in modo trasversale, dal consigliere di Futura Paolo Ghezzi e dalla Lega, all’epoca già entrata nel governo provinciale, sia a Trento che a Bolzano.

La giunta regionale aveva inizialmente previsto di dismettere tutto il materiale conservato all’interno della biblioteca, cedendolo ad altre istituzioni. La mobilitazione ha provocato un ripensamento. La nuova delibera, firmata nei giorni scorsi, fissa l’obiettivo «della valorizzazione del patrimonio documentale regionale, prevedendo in particolare di mantenere attiva la biblioteca della Regione, di procedere ad una sua riorganizzazione in termini di ridimensionamento e specializzazione del patrimonio conservato e all’individuazione di eventuali necessarie modalità gestionali alternative».

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