Bike sharing, la Lega accusa: mezzi già rubati e danneggiati 

La protesta. Consiglieri comunali e militanti, ieri, davanti alla ciclostazione di via Resia «La città non è più sicura e l’amministrazione deve intervenire per salvare un bene pubblico»



Bolzano. Sono comparse in città, poche settimane fa. Graditissime. Stiamo parlando delle nove ciclostazioni volute dal Comune per incentivare una mobilità veloce, ma allo stesso tempo autonoma, pulita e sostenibile. Iniziativa salutata unanimemente con favore che, però, adesso, qualche pecca la presente ed è diventata cartina di torna sole di un degrado da cui nemmeno Bolzano sfugge. A esserne fermamente convinti i consiglieri comunali della Lega Salvini Premier, Luigi Nevola e Kurt Pancheri, che, insieme a militanti e sostenitori, ieri pomeriggio, hanno manifestato davanti alla ciclostazione del Palasport, in via Resia.

«Abbiamo saputo che quasi la metà delle biciclette messe a disposizione della città, circa un centinaio, sono state messe fuori uso o rubate. – spiega Nevola – A un bolzanino sano di mente non può piacere che la cosa pubblica venga danneggiata e noi sappiamo che ci sono persone che non fanno nulla tutto il giorno e passano il tempo, rompendo le cose». Bici non restituite, batterie rubate, campanelli e selle prelevate, ruote smontate e sparite. Pezzi che, in qualche caso, i bolzanini hanno addirittura ritrovato in vendita su Facebook. Un quadro più che avvilente, insomma, comune a tutte e nove le ciclostazioni, ma più pesante in periferia. Una realtà che, sommata ai quotidiani episodi di microcriminalità – alcuni anche di particolare violenza, come il rapimento di una ragazza, poi picchiata e rapinata – ha portato i rappresenti e i militanti del carroccio a una conclusione: «Bolzano – attacca Nevola – non solo non è più la città tranquilla e sicura che il sindaco Caramaschi ci descrive, ma l’amministrazione non fa nulla per impedire che questi vandali rubino e danneggino un bene pubblico. Per questo – conclude Nevola – chiediamo che il Comune intervenga in fretta, installi sistemi di sicurezza e aumenti i controlli nei vari quartieri. Fino ad ora, però, abbiamo assistito a continui cambi di opinione: prima, l’assessora Lorenzini era contro le telecamere e adesso, dopo i furti di bici, la stessa Lorenzini si dice favorevole alla videosorveglianza. Nel frattempo, i vandalismi e i furti continuano».

Attacca anche Kurt Pancheri che spiega come la sicurezza sia la cosa «che più sta a cuore ai bolzanini e, con questa iniziativa, cerchiamo di ricordare al sindaco che è ora di risolvere questo problema».













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