Bilinguismo in Alto Adige, cambiano le regole per il patentino

D'ora in poi per avere la certificazione "A" varranno anche le certificazioni internazionali e la laurea ottenuta in una lingua diversa da quella della maturità



BOLZANO. Il consiglio dei ministri dovrebbe approvare il decreto legislativo sull’equipollenza degli attestati di conoscenza della lingua italiana e tedesca dando così il via libera alla norma di attuazione licenziata dalla commissione dei Sei. D’ora in avanti varranno anche le certificazioni internazionali e la laurea ottenuta in una lingua diversa da quella della maturità porterà automaticamente al patentino “A”.
Tra i tanti appuntamenti saltati per colpa della nube di cenere che ha paralizzato i voli in tutta Europa, c’era anche quello che avrebbe dovuto vedere il presidente della Provincia Luis Durnwalder a Roma per partecipare alla riunione del consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il “Landeshauptmann”, bloccato a Bruxelles, non aveva potuto recarsi nella capitale e il via libera alla norma di attuazione era saltato per l’ennesima volta.
Ora invece non ci dovrebbero essere altri colpi di scena. Come vuole la prassi istituzionale, Durnwalderparteciperà ai lavori del Consiglio (chiaramente solo per il punto dell’ordine del giorno che riguarda l’Alto Adige) per illustrare la posizione della Provincia in merito alla questione. Una posizione ribadita più volte, che dovrebbe solo rafforzare la proposta fatta dalla commissione dei Sei. Che, sostanzialmente, introduce due nuovi modi per ottenere il certificato di bilinguismo. Innanzitutto - e qui viene recepita la sentenza della corte europea sull’ormai famoso caso Angonese, che nonostante fosse in possesso di attestazioni linguistiche internazionali fu escluso da un concorso perché privo del patentino “provinciale” - vengono elencati una serie di attestati considerati equipollenti al certificato di bilinguismo. Si tratta principalmente di attestati riconosciuti a livello internazionale, come quelli del Goethe Institut per quanto riguarda la lingua tedesca o quelli della società Dante Alighieri per quanto riguarda l’italiano.
La seconda novità interessa invece i laureati. Chi ha superato l’esame di maturità frequentando una scuola di lingua italiana e l’esame di laurea frequentando un’università di lingua tedesca (o viceversa) otterrà automaticamente il certificato di bilinguismo “A”, quello di livello più alto. Sono molti i giovani altoatesini potenzialmente interessati da questa novità: basti pensare ai tanti studenti di lingua tedesca che frequentano università italiane come Trento o Verona oppure ai ragazzi italiani che si sono laureati a Innsbruck.
L’unica incognita rimasta era legata all’università di Bolzano con il suo insegnamento trilingue: università di lingua italiana o di lingua tedesca? Sarà il governo a decidere e probabilmente si opterà per la prima soluzione. In ogni caso sembra esserci poco spazio per l’automatismo “laurea alla Lub-certificato di bilinguismo A” che gli stessi vertici dell’università bolzanina avevano auspicato sottolineando appunto il fatto che il percorso di studi presso la Lub prevede il superamento di esami sia in lingua italiana sia in lingua tedesca.













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