Blitz di vigili urbani e Finanza al mercatino delle pulci di Merano

Obiettivo, verificare la regolarità del commercio ambulante, e la presenza di merce rubata: due multe



MERANO. Si sono presentati in quindici, quasi tutti in borghese, tra vigili urbani e uomini della guardia di finanza per controllare l'attività che si svolge all'interno del mercatino delle pulci che dallo scorso marzo si tiene ogni fine settimana nel parcheggio in fondo a via Palade.

Obiettivo delle forze dell'ordine era quello di verificare la regolarità del commercio ambulante, e la presenza di merce di dubbia provenienza. Alla fine della mattinata sono state elevate due multe, raccolti i dati di tutti gli espositori, effettuati colloqui informativi, che poi nei prossimi giorni saranno esaminati nel dettaglio.

«I finanzieri – spiega Morice Samson, organizzatore del mercatino nonché affittuario della superficie – ci hanno spiegato che il controllo era stato predisposto a seguito di una serie di segnalazioni. Forse persone invidiose del successo della nostra attività nata dal nulla a inizio anno. I controlli però si sono conclusi tranquillamente e senza grossi rilievi». La scelta di presentarsi in forze è stata fatta per ridurre al minimo il disturbo ad espositori e visitatori e ha consentito di sbrigare velocemente le pratiche di raccolta dati. «Per parte nostra – spiega Domenico D'Angeli, comandante delle fiamme gialle meranesi – abbiamo riscontrato due irregolarità, ovvero la somministrazione di bevande e alimenti senza la presenza del registratore di cassa. Con i dati che abbiamo raccolto effettueremo delle successive verifiche». I vigili urbani si sono invece concentrati sulle licenze di somministrazione e sul rispetto delle norme che disciplinano i mercatini dell'usato. Sanzionato anche l'organizzatore del mercatino che tra i banchetti aveva allestito un piccolo bar. «Le faccio presente che non esistono strutture in zona e i nostri espositori sono sul piazzale già alle sei, le bevande sono per loro». Stando alle verifiche fatte dalla guardia di finanza però, il giro d’affari del chioschetto comprendeva anche clienti veri e propri, che venivano regolarmente serviti senza scontrino. (rog)

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