Bollette Seab non pagate per 1,2 milioni di euro 

Il presidente Rosanelli dà incarico di riscuotere ad Alto Adige Riscossioni La metà dei mancati incassi riguarda la tariffa rifiuti. Si può anche rateizzare


di Davide Pasquali


BOLZANO. Oltre un milione di euro da recuperare ogni santo anno. Tutta gente che per un motivo o l’altro non paga alla Seab la tariffa rifiuti, o la tariffa dell’acqua o qualcos’altro. E siccome non pagano, si deve avviare quella che in gergo tecnico si chiama riscossione coattiva. Insomma, si deve incaricare qualcun altro di riscuotere in maniera coatta ciò che i bolzanini non vogliono pagare. Perché se non paghi l’elettricità, te la chiudono e tu sei costretto a saldare per poter accendere la luce. E se non paghi il gas, te lo chiudono e tu ti vedi costretto a pagare le bollette pregresse per poter cucinare o per farti la doccia con l’acqua calda. Ma se non paghi le immondizie, nessuno può impedirti di produrne altre. E quindi, chi non vuole continua a non pagare. Per uscire da questa impasse, nella giornata di ieri Seab ha affidato la riscossione coattiva delle bollette ad un soggetto esterno, dotato del necessario know how. La prescelta è stata Alto Adige Riscossioni.

Con la firma del contratto fra il presidente di Servizi energia ambiente Bolzano, Rupert Rosanelli, e quello di Alto Adige Riscossioni, Andreas Gröbner, sottoscritto nella mattinata di ieri, il servizio di riscossione coattiva dei crediti delle bollette non pagate di acqua, rifiuti e parcheggi a Bolzano verrà svolto, a partire da subito, dalla società per azioni di via Mayr Nusser - partecipata dalla Provincia autonoma di Bolzano, dai Comuni e dalle Comunità comprensoriali della provincia. Finora il servizio era in carico ad Equitalia, che continuerà con la riscossione delle bollette degli anni precedenti.

Seab da subito invierà ad Alto Adige Riscossioni tutte le fatture che, dopo vari solleciti, risultano ancora non pagate. Alto Adige Riscossioni inizierà ad occuparsi di questi documenti scaduti sulla scorta di un procedimento ormai collaudato. Si tratta di una somma annua intorno a 1.200.000 euro, di cui circa la metà è dovuta per i servizi di raccolta rifiuti, il 20% per acqua potabile e il resto per vari altri servizi della cosiddetta multiutility (parcheggi, movimentazione dei contenitori rifiuti eccetera).

Gli atti di ingiunzione di pagamento emessi da parte di Alto Adige Riscossioni sono pagabili sul sito www.altoadigeriscossioni.it in modalità pagoPa, tramite gli sportelli e l’internet banking delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige abilitate, nonché mediante bonifico bancario. I debitori che si trovano in una situazione di temporanea difficoltà economica e non riescono a pagare gli importi delle ingiunzioni di pagamento in un’unica soluzione, possono presentare una domanda di rateazione ad Alto Adige Riscossioni. Per importi fino a 50.000 euro è sufficiente compilare l’apposito modulo di autodichiarazione scaricabile dal sito di Alto Adige Riscossioni, mentre per importi più rilevanti, superiori a 50.000 euro, è necessario anche allegare documentazione a comprova della situazione di difficoltà economica. L’importo minimo rateizzabile è pari a 150 euro.

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