Disagi

Bolzano: a Villa Armonia barriere anti clochard

I senzatetto si sistemavano sulle grate da cui esce l’aria calda suscitando le proteste del personale e dei familiari degli ospiti. Ospitati tutti nei centri d’accoglienza, l’area è stata recintata. In via Pacinotti disponibili 200 nuovi posti. Andriollo: «Molti comuni latitano»



BOLZANO. La Casa di riposo Villa Armonia è stata transennata. Niente paura, però, non si tratta di un'emergenza e la struttura resta pienamente operativa. Le transenne in questione sono state sistemate sul lato che si affaccia su viale Trento, a sud dell'entrata, per evitare che i senzatetto tornassero ad accamparsi lì, sistemando i loro giacigli di fortuna proprio sulle grate da cui esce l'aria calda.

«Non era né sicuro né igienico - spiega Liliana Di Fede, direttrice generale di Assb - e, quando anche l'ultima delle persone che si sistemava lì ha accettato di trasferirsi in una struttura di accoglienza, abbiamo provveduto a recintare l'area. Ribadisco: tutte le persone che trovavano riparo lì hanno ricevuto un posto più accogliente e sicuro nei centri comunali». Ricordiamo che la presenza dei senzatetto aveva provocato le proteste di personale e familiari degli ospiti.

L'emergenza freddo

Il freddo di questi giorni è particolarmente pungente e passare le notti all'addiaccio - come purtroppo insegna anche la tragica vicenda del diciannovenne Mostafa Abdelaziz Aboulela, morto di freddo un anno fa - può essere fatale. Anche per questo, quando gli uffici provinciali hanno contattato l'assessore comunale Juri Andriollo per chiedere la disponibilità ad ospitare temporaneamente 45 persone nelle strutture del Comune, non ha esitato un secondo e ha risposto di sì. «La richiesta - spiega l'assessore, sottolineando come con la Provincia si sia instaurato un rapporto di grande collaborazione - era motivata dal fatto che i lavori di ampliamento della struttura di via Pacinotti, recentemente acquisita dalla Provincia, sembravano in ritardo rispetto alla tabella di marcia. L'obiettivo era di passare da 150 posti letto a 200 e, nell'eventualità che i lavori non finissero nei termini fissati, la scorsa settimana, la Provincia ha chiesto all'amministrazione bolzanina di poter accogliere, giusto per il tempo necessario al completamento dell'opera, 45 persone. Dopo aver dato la nostra disponibilità, ho portato in giunta il promemoria che è stato approvato oggi (ieri per chi legge, ndr)». Una disponibilità che, però, non si è concretizzata. «Proprio così - rivela Andriollo - perché la stessa Provincia ci ha comunicato di essere riuscita ad ultimare l'ampliamento». E così, ai 95 posti dell'ex Alimarket e ai 95 dell' ex segheria Eder di via Ludwig von Comini, si aggiungono i 200 posti della struttura provinciale di via Pacinotti. «Si tratta pur sempre di centro di accoglienza sul territorio comunale di Bolzano - commenta Andriollo, senza nascondere un certo disappunto - e non si può pensare che sia sempre e solo il capoluogo a risolvere queste situazioni. È ovvio che non si scherza con la vita delle persone e, quindi, il nostro impegno è sempre massimo, ma non si può pensare che questa continui ad essere la regola anche nei prossimi anni. È opportuno, infatti, che queste persone vengano distribuite anche su altri comuni, così da favorire la loro integrazione, il loro radicamento sul territorio e rendere più semplice, per loro, trovare un'occupazione. Ma fino ad ora, quasi tutte le altre amministrazioni si sono defilate».

Le strutture

L'ex segheria Eder di via Ludwig von Comini 16, una parallela di via Volta a Bolzano sud, era stata acquistata nel 2018 dal Comune con una spesa di due milioni e 50 mila euro più Iva per aprirvi l'Emergenza freddo, un centro da mettere a disposizione dei migranti che, in quel periodo, erano provvisoriamente sistemati nei container di via Macello ai Piani. Ora la struttura è aperta tutto l'anno, dalle 20.30 alle 8. Alle persone accolte viene fornito un servizio di prima colazione e viene offerta la possibilità di usufruire del servizio doccia.Al civico 8 di via Gobetti, invece, il primo novembre il centro diurno all'ex Alimarket ha riaperto anche per l'accoglienza notturna a persone senza fissa dimora. Resterà aperto fino al 30 aprile prossimo. Le prenotazioni si raccolgono presso l'info Point di via Renon e la graduatoria di ingresso è gestita da Volontarius.













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