BOLZANO. Un’altra storia di violenza sessuale tra le mura domestiche. Non è la prima, purtroppo, in Alto Adige. Come in altri casi il dito dell’accusa è puntato nei confronti di uno sventurato genitore che avrebbe abusato sessualmente dei suoi due figli in tenera età. Ad accorgersi che qualcosa non andava nel comportamento dei due ragazzini sono stati, secondo le notizie trapelate ieri, alcuni insegnanti delle scuole elementari. I bambini in questione avrebbero più volte evidenziato problemi comportamentali con deficit in fase di apprendimento. La segnalazione non è caduta nel vuoto e le indagini hanno portato ad accusare l’uomo (di cui omettiamo le generalità a tutela dei bambini) di vere e proprie violenze sessuali ripetute avvenute nell’ambito del menage famigliare. Una parte dell’indagine, curata dal sostituto procuratore Donatella Marchesini, sarebbe stata caratterizzata anche da alcune drammatiche intercettazioni al termine delle quali il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal giudice Isabella Martin l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per il momento nessun provvedimento è stato assunto nei confronti della madre dei due bambini che potrebbe anche essere stata, almeno parzialmente, al corrente di quanto accadeva tra le mura domestiche, non trovando però mai la forza di denunciare apertamente i fatti. Gli episodi in questione sarebbero avvenuti nella zona del Burgraviato. Vista la delicatezza del caso, gli inquirenti per il momento non hanno lasciato trapelare nulla sugli elementi di accusa e di riscontro nei confronti dell’uomo, ora in carcere. Già questa mattina dovrebbe svolgersi l’udienza di garanzia davanti al giudice dell’indagine preliminare nel corso della quale l’uomo verrà invitato a fornire alcune delucidazioni. Per imputazioni di questo tipo, il nostro ordinamento non prevede la possibilità degli arrresti domiciliari a titolo cautelare.