BOLZANO

Bolzano, come bisogna comportarsi se si adotta un cane

Soprattutto nelle prime ore servono pazienza ma anche la necessaria fermezza. Attenzione al viaggio in macchina e all’arrivo in casa: sono ambienti sconosciuti


di Alan Conti


BOLZANO. Ogni settimana da questa pagina vi invitiamo ad adottare decine di cani. Dai canili, dai rifugi o dalle case dove si trovano in stallo: si tratta sempre di animali che si conoscono poco. Importante, quindi, anche spiegare come comportarsi una volta che si è deciso di aprire il proprio cuore. Nel concreto, dunque, come affrontare le prime ore con un cane adottato. Che, per inciso, ci considera ancora dei perfetti sconosciuti: nè più nè meno dei tanti volontari che li hanno accuditi. Dall’altra parte nemmeno voi conoscete alla perfezione il suo vissuto quindi entrambi dovrete abituarvi. Il viaggio in macchina, per esempio, va preso con le molle. Il cane potrebbe adorarlo (convinto di andare a divertirsi) o detestarlo (se patisce o se proprio in auto è stato abbandonato). È bene, quindi, portarsi sempre qualcuno che possa stargli vicino se l’animale è di taglia grande oppure tenerlo in braccio se piccolo. L’importante è non lasciargli troppo spazio e fargli sentire la propria vicinanza. Certo, può vomitare: sono i rischi del mestiere. Coprite bene i sedili.

All’arrivo in casa può essere che il cane sia già abituato a non sporcare tra le mura domestiche. Molto facile, al contrario, che non abbia idea di questa regola. Il maschio, sistematicamente, sentirà la necessità di marcare le gambe dei tavoli, gli stipiti o le sedie ma se marcate voi lui sgridandolo quando lo fa imparerà in fretta. Gli adulti, in questo senso, sono molto più recettivi dei cuccioli (e anche più capaci di “tenerla”). Occhio ai tappeti se accogliete una femmina. La prima notte potrebbe essere un terno al lotto. Molto spesso chi arriva dalle strutture è già abituato a dormire senza problemi anche in spazi ristretti. Può capitare, però, che il cane abbai. Fatevi forza e turatevi le orecchie per il rumore (e per le lamentele dei vicini) perchè non dovrete avere reazioni. Anche sgridarlo implica per il cane la soddisfazione di ottenere “un’attenzione” dal branco (voi). Piuttosto aspettate che faccia il bravo e solo a quel punto intervenite positivamente (con un biscotto o un giro in giardino). Capirà che è la tranquillità a portare soddisfazione.













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