Bolzano: Don Bosco in lacrime per Daniele

Il giovane figlio del gestore del bar Piacenza ucciso a 28 anni dalla fibrosi cistica. «Ha lottato come un leone»



BOLZANO. Ha combattuto per 28 anni. «Come un leone», dice con orgoglio papà Sarino, che ormai non ha più lacrime da piangere. L'altro giorno i polmoni hanno tradito il suo ragazzo. Un nuovo attacco della malattia che lo accompagnava dalla nascita, la fibrosi cistica. «Ma questa volta è stata più forte di lui...». E' morto così, a soli 28 anni, Daniele Pirilli, molto conosciuto in tutta Don Bosco, dove la famiglia gestisce il bar Piacenza.
Un bravissimo ragazzo, forte, tenace. Che ha saputo trasformare la rassegnazione in rabbia, e un potenziale handicap in una risorsa. La fibrosi cistica è una patologia genetica che fa entrare ed uscire dagli ospedali, è una lotta contro il tempo. Una malattia bastarda, che mina il fisico progressivamente e innesca un timer nel corpo a cui è difficile sfuggire. Atrofizza polmoni e pancreas, ti riempie di muco, non ti fa respirare, ti obbliga sin da bambino a fare i conti con terapie, infezioni, dottori, e valanghe di antibiotici.
Ma Daniele non era uno che si lamentava o malediva il destino. Lui reagiva. E' riuscito a frequentare la scuola con regolarità. Poi il lavoro da Sportler, che lo appassionava molto e dove era stimatissimo. E lo sport: giocava a calcio con l'Excelsior, sciava da dio, era appassionato di snowboard. La famiglia sempre accanto: papà Sarino, mamma Annamaria e il fratello Alex. «Adesso è il vuoto», dicono. Sopravvivere ad un figlio è un dolore immenso. E' il dolore più grande che si possa immaginare. «E' difficile trovare un perché, una ragione...». Sarino Pirilli trova però la forza per omaggiare quel figlio sfortunato e tanto amato: «Daniele adorava la vita, voleva vivere, e intensamente ha vissuto. Adesso me l'hanno portato via, ma sarà dentro di noi, e con noi, per sempre».
Saranno in tanti questa mattina alle 10.45 nella chiesa di San Pio X di via Resia a salutare per l'ultima volta Daniele. I genitori invitano, chi volesse, a fare una donazione all'Associazione fibroso cistica di Bolzano. (l.f.)

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