BOLZANO

Bolzano, giovane pachistano «salva» coppietta sulla linea 153

Il commesso, 22 anni, ha difeso una ragazzina dalle molestie di uno straniero «Ero l’unico adulto sul bus e ho trovato offensivo il suo modo di comportarsi»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Il racconto è asciutto, ma a tratti anche crudo, indignato. Indignato come può esserlo un giovane pachistano del Punjab di 22 anni, trapiantato a Bolzano da 11 anni, che parla cinque lingue (italiano, urdu, punjabi, tedesco e inglese), frequenta i centri giovani della città, si è diplomatato all’Itc «Battisti» ed è perfettamente integrato. Ciononostante l'altra sera non ha esitato a difendere una coppia di fidanzatini bolzanini dalle molestie di uno straniero, già noto - a quanto pare - alle cronache per altre vicende.

La presa di posizione, chiara e netta, di Mohy Danish in rete è già diventata virale, con centinaia di condivisioni. Ne riportiamo solo i tratti salienti. «Ieri sera (venerdì ndr) mi è accaduta una cosa, che vorrei condividere, perché sono rimasto scioccato. Ero sull'autobus 153 ed erano seduti davanti a me una ragazzina e il suo ragazzo. Ad un certo punto un africano si avvicina alla ragazza e comincia a ridere fissandola. Il fidanzato della ragazza gli dice "per favore non disturbarci", ma sto delinquente mette le mani sulle spalle della ragazza e comincia a dirle "vieni con me", quasi tirandola verso di lui. A questo punto mi sono intromesso e gli ho chiesto con tutta la gentilezza che potevo in quel momento di lasciare in pace i ragazzi. E questo elemento prima mi fa il segno di ammazzarmi e poi mi prende per il collo. Ci siamo messi le mani addosso, gli altri passeggeri che c'erano sul bus ci hanno separato. L'autista ha fermato il bus e l'ha fatto scendere, minacciandolo che altrimenti avrebbe chiamato la polizia. Questa persona è la stessa che ha fatto casini di fronte al tabacchino della stazione un paio di settimane fa. Per cui era stata arrestata, ma a quanto pare è servito a poco. Io mi chiedo: come può andare una ragazza da sola in giro finché ci sono questi elementi di m....se non hai rispetto per il Paese dove vivi, non rispetti le leggi e i cittadini, a quel punto te ne devi andare via. E se la ragazza fosse stata da sola sul bus? Io ho visto la ragazza non solo spaventata, ma di più. Sono dell'idea che gente così non merita di stare qua, non merita nulla. Questi ingrati sono semplicemente da rispedire da dove sono venuti. E ve lo dice un pakistano!».

Mohy, che nella vita fa il commesso, sottolinea di non essere intervenuto per «incassare» i complimenti della gente: «Il senso del mio post su Facebook era quello di invitare i bolzanini a riflettere. Per il comportamento irresponsabile di pochi stranieri, come quello dell’altra sera, rischiamo di pagare ingiustamente tutti. Tante volte hanno scartato il mio curriculum solo per il colore della mia pelle. Ora lavoro e sono felice di sentirmi un bolzanino integrato».

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