tagli

Bolzano, il caro energia mette a rischio anche le luminarie di Natale

L’assessore Gennaccaro pronto a promuovere un sondaggio per coinvolgere la città: c’è l’ipotesi di spegnerle prima e quella di scegliere addobbi diurni



BOLZANO. Tagliare, risparmiare, ridurre: sono i verbi che vanno per la maggiore di questi tempi con i costi dell’energia alle stelle e quelli del gas fuori controllo. Vale in tutti i settori, nel pubblico come nel privato, e quindi anche per le luminarie natalizie. Alle quali tutti i cittadini sono affezionati, perché quando si accendono, per un mese, in centro storico come nei quartieri, si vive un’atmosfera speciale.

La domanda però è: quest’inverno ce le possiamo permettere o forse bisogna cercare di risparmiare anche su questo tipo di spesa? Oppure, consapevoli del fatto che siamo in una situazione di emergenza, i bolzanini sono disposti a rinunciare agli addobbi come sono stati negli anni precedenti e ad accontentarsi di allestimenti in tono minore?

L’assessore Angelo Gennaccaro sa che quando si tocca il tema delle luminarie a Bolzano scoppiano le polemiche, per questo sta pensando di promuovere, dopo le elezioni, un sondaggio tra i cittadini. «Voglio coinvolgere la città - spiega l’assessore - nelle scelte che riguardano in particolare i quartieri; visto che degli allestimenti del centro storico e dei Portici si occupa direttamente l’Azienda di soggiorno». 

«L’anno scorso - spiega Gennaccaro - la ditta “Sartini Impianti”, specializzata in illuminazioni decorative natalizie e per manifestazioni, ha vinto la gara d’appalto per le decorazioni natalizie a Bolzano, per i prossimi tre anni. È da tre mesi che con i miei collaboratori sto lavorando per evitare intoppi e regalare alla città un Natale speciale, dopo due anni di pandemia. Ma adesso c’è l’emergenza con la quale anche il Comune deve fare i conti».

Qualche idea al riguardo per “accendere” l’Avvento, risparmiando sulla bolletta della luce? «Il progetto delle luminarie, già nel capitolato di gara, prevedeva l’utilizzo di tecnologia a led a basso consumo. Però mi rendo conto che dobbiamo fare di più. Un’ipotesi, alla quale stiamo lavorando, prende in considerazione la possibilità di installare un sistema di temporizzazione, in modo di spegnere magari un’ora prima le luminarie. Però bisogna vedere se l’intervento non è troppo oneroso dal punto di vista finanziario. Un’altra ipotesi, prevede una rivisitazione del progetto stesso assieme alla ditta “Sartini”: si potrebbe pensare, ad esempio, di usare degli addobbi diurni».

Il rischio è che - soprattutto la seconda soluzione - possa scatenare le proteste in una città da sempre molto sensibile sul tema delle luminarie natalizie, a partire da quando il Comune - tanti anni fa - lanciò i Ponti d’artista. «Proprio per questo - assicura l’assessore - voglio coinvolgere i bolzanini nelle scelte. Come? Ho intenzione di promuovere un sondaggio, in modo da raccogliere un certo numero di pareri sulla base dei quali prendere poi le decisioni. Credo che questo sia il modo migliore di illuminare l’Avvento, cercando di contenere il più possibile i costi della bolletta dell’energia elettrica, rendendo però tutti partecipi del perché di certe scelte». A.M.













Altre notizie

Attualità