BOLZANO

Bolzano, incendio alle acciaierie nella notte: paura per un guasto elettrico

Intervento di due ore da parte dei vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano


di Alan Conti


BOLZANO. Incendio questa notte (tra venerdì e sabato) poco dopo le 23 alle Acciaierie Valbruna in via Volta a Bolzano. A causa della fuoriuscita di un liquido che ha danneggiato alcuni cavi elettrici di una cabina si è innescato un corto circuito capace di sviluppare un rogo di ampie dimensioni. Si tratta del meccanismo di alimentazione elettrica utilizzata per azionare la copertura dei forni. Le fiamme, oltretutto, si sono poi sviluppate seguendo il tracciato di un nastrotrasportatore arrivando ad avvolgere un impianto di accumulo e prelievo delle leghe di ferro.

Necessario, dunque, l'intervento di tre autobotti del corpo permanente dei vigili del fuoco del capoluogo e dei volontari di Gries: in tutto una squadra di 20 uomini. Un'operazione molto complessa date le alte temperature e la delicatezza dell'impianto interessato. Presente anche una volante della polizia e un'ambulanza della croce bianca, ma fortunatamente l'incendio non ha provocato feriti. Solo due operai sono stati assistiti dai sanitari perchè avevano inalato del fumo. Ingenti, invece, i danni riportati dallo stabilimento anche se non dovrebbero sorgere particolari problematiche per l'attività di produzione. Nel giro di due ore i pompieri sono riusciti a domare il nucleo delle fiamme, ma il fumo è stato consistente per tutta la notte. Si è dovuto utilizzare, quindi, un grosso impianto di ventilazione in dotazione ai vigili del fuoco. Avvolta gran parte della Zona Industriale e l'odore di plastica si è avvertito, intenso, anche nella mattinata di oggi. L'Agenzia Provinciale per l'Ambiente, comunque, ha già rassicurato la popolazione escludendo la possibilità di pericoli per la salute della cittadinanza. Durante la mattinata di oggi, comunque, i funzionari dei vigili del fuoco e i tecnici provinciali sono al lavoro per ulteriori analisi e controlli.

"Ci siamo trovati di fronte a un incendio davvero difficile da domare - le parole del funzionario dei vigili del fuoco Florian Schroffenegger che ha seguito e coordinato tutte le operazioni - perchè l'acciaio sfuso era in prossimità di un circuito ad alta tensione. Prima dello spegnimento mirato abbiamo dovuto mettere fuori funzione l'impianto elettrico. Alle una, comunque, il nucleo delle fiamme era stato eliminato e per tutta la notte i nostri tecnici, assieme a quelli dell'Agenzia Provinciale per l'ambiente, hanno tenuto sotto controllo la situazione. Questa mattina, invece, è stato possibile spegnere piccoli focolai che erano rimasti accesi, alcuni vicini ai trasformatori". I cittadini sono rimasti colpiti dalla nube di fumo. "Capisco, ma è abbastanza normale quando a bruciare sono cavi, parti in plastica e l'acciaio fuso. Dal punto di vista del rischio per la salute, però, si tratta di un fumo identico a quello che si sprigiona in qualsiasi altri incendio. Il fumo ha spesso dimensioni impressionanti. Pensiamo all'incendio dell'Imbiss a Bolzano Sud: quello era solo un materasso eppure la nube è stata consistente anche in quel caso. Il problema era, semmai, all'interno dello stabilimento dove si poteva rischiare un'intossicazione e per questo abbiamo usato dei grossi ventilatori".













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