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Bolzano, installate dodici telecamere contro l’abbandono dei rifiuti

La presenza dell’occhio elettronico è segnalata da un cartello: multe da 200 euro per i trasgressori. Da inizio anno, 1.351 contravvenzioni a bolzanini e pendolari. L’abbandono di immondizie costa a Seab un milione l’anno 



BOLZANO. Annunciata nei mesi scorsi, da pochi giorni è stata completata l’installazione delle dodici telecamere che hanno l’obiettivo di contrastare il turismo dei rifiuti da parte di chi arriva da altri comuni e l’abbandono davanti ai bidoni che riguarda sia i bolzanini che i pendolari. Due fenomeni che costano circa un milione all’anno alla Seab - e quindi ai bolzanini che se li vedono conteggiare nella tariffa - costretta a mandare i suoi addetti a pulire, ogni mattina, le isole ecologiche trasformate dagli incivili in veri e propri immondezzai.

Una delle ultime telecamere è stata installata in via Vittorio Veneto/via Eisenkeller; in aggiunta a quelle operative in zona produttiva, Piani, Rencio, via Merano, via Maso della Pieve, via Druso. Ovvero nelle zone di accesso alla città, dove è più frequente lo scarico abusivo da parte dei pendolari che arrivano in macchina. La presenza delle telecamere a chi non le dovesse vedere, dal momento che sono posizionate in alto, è segnalata da un cartello.

La tecnologia anti-furbetto
“Sorvegliano” le isole ecologiche usate abusivamente da chi arriva fuori. Il “vantaggio” di scaricare a Bolzano è duplice: lo smaltimento è gratuito, perché il conto arriva ai residenti; e le campane sono aperte h24, dal lunedì alla domenica. Mentre nel resto della provincia - ad eccezione di Laives - carta, vetro, cartoni, metalli e tutto ciò che riguarda la raccolta differenziata vanno conferiti nei centri di riciclaggio, aperti a fasce orarie e in giornate prestabilite. Attenzione però, perché sia l’abbandono dei rifiuti per strada che il turismo delle immondizie è piuttosto costoso, visto che il consiglio comunale, nei mesi scorsi, ha approvato il raddoppio delle sanzioni, portandole a 200 euro. «Il sistema di controllo - spiega il sindaco Renzo Caramaschi - funziona: dall’inizio dell’anno fino a fine luglio sono state comminate 1.351 sanzioni, di queste 958 riconducibili alle telecamere che hanno immortalato la targa dell’auto attraverso la quale si è risaliti al proprietario. Per i 2/3 si parla di abbandono dei rifiuti diviso equamente tra residenti e pendolari; un terzo riguarda invece i pendolari che differenziano correttamente, ma poi invece di portarli nei loro centri di riciclaggio, li scaricano a Bolzano. La questione è ora all’attenzione del Consorzio dei Comuni e della Provincia. Vanno potenziati gli orari di apertura dei centri di raccolta».

I cassonetti sotto terra
«Le telecamere - dice l’assessora Chiara Rabini - sono importanti come deterrente, ma non basta. Nei prossimi mesi la Seab partirà con una campagna di sensibilizzazione proprio sull’importanza di un corretto smaltimento dei rifiuti. Inoltre la giunta comunale, nell’ultima seduta, ha approvato lo studio di fattibilità che ha individuato una decina di siti dove interrare le campane della raccolta differenziata». Sono: viale Stazione, via Garibaldi (area cantiere WaltherPark), via Piave, via Molini, via Andreas Hofer, via Vintola, via Perathoner-via Alto Adige, via Cassa di risparmio, via Isarco, piazza Vittoria. «Il sistema rappresenta una soluzione igienico-funzionale ed estetico-ambientale migliore rispetto alle campane tradizionali fuori terra. In via Claudia de’ Medici dove è partito il progetto pilota (prossimo interramento in piazza Domenicani) si è visto che si è ridotto il fenomeno dell’abbandono fuori dall’isola». Il problema sono i costi delle nuove isole: variano tra 137 e 213.000 euro. Questo spiega perché il Comune abbia deciso di procedere per step.
A.M.













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