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Bolzano: l'odissea della casa inagibile, tra muri scrostati e perdite d'acqua

La disavventura di un 78enne assegnatario di un alloggio Assb per la terza età. Dopo i primi articoli sul giornale, l’amministrazione gli ha proposto un secondo appartamento. Ma i disagi a cui è andato incontro sono praticamente identici



BOLZANO. Piazza Firmian 1/G. Condominio inaugurato nell’ottobre del 2018, proprietario il Comune, gestore l’Assb. Tra gli assegnatari di questi alloggi protetti c’è Vittorio Perin, 78 anni, ex poliziotto ed ex assicuratore. Già nel 2019 si era rivolto all’Alto Adige, perché il suo monolocale era ostaggio di infiltrazioni d’acqua che un anno dopo, in un nuovo articolo sul nostro giornale, erano ancora lì. Chiazze di muffa, un telo di nylon a coprire la credenza per evitarle i danni già subiti da un altro mobile. Alle pareti tanti quadri, i ricordi di una vita da salvare dall’acqua. Il balcone una piscina.

Con autorizzazione del Comune, nel 2020 Perin ha sistemato l’alloggio a spese proprie. Dopo aver avuto formiche su formiche come ospiti di un bagno dove l’acqua ha mangiato le fughe di gesso tra pareti e pavimento, quando gli è stato proposto un cambio ha accettato. Dal monolocale del terzo piano al bilocale del secondo. Dal 5 novembre dovrebbe risiedere lì, nel nuovo alloggio, mai abitato. Il contratto è firmato.

«Ma quando potrò abitarci davvero?», chiede spossato e demoralizzato mentre gira la chiave nella toppa. Entrati nell’alloggio, è impossibile non notare l’incrostazione a tutta altezza lungo un angolo della zona giorno. E poi le sterpaglie alte mezzo metro tutto intorno al balcone. «Ma non posso tagliarle, sono proprietà del Comune», dice Perin. Mostra una bottiglietta di grappa «lasciata dagli operai anni fa» sul davanzale della finestra, un cavo mozzato sotto il lavello della cucina. Sotto la porta della camera da letto si apre uno spiffero, una linea concava tra i due stipiti. In bagno ci sono gli utensili usati per avviare la riparazione dello sciacquone qualche giorno fa. Le valvole del quadro elettrico sono state lasciate tutte in posizione di “acceso”, ma la corrente elettrica non c’è ancora. «Funzionerà, quando farò il passaggio di utenza? E se il dispositivo per chiamare la Croce Bianca saltasse?».

Ha camminato da un ufficio all’altro, ha fatto tutte le telefonate che gli dicevano di fare. «E sa che cosa mi hanno detto? “Se non le va bene, vada sul mercato libero”. Se non l’avessi sentito con le mie orecchie non ci crederei. Io prima di lasciare l’appartamento del terzo piano farò a mie spese pulizia e sanificazione, ma perché il Comune non verifica lo stato di quest’altro alloggio che mi dà? Sono stanco, stanco, stanco». S.M.













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