BOLZANO

Bolzano, ladri per fameDecine di furti di cibonelle cantine di via Resia

Un fenomeno sconosciuto fino a poco tempo fa: almeno 90 casi segnalati, dai magazzini spariscono solo generi alimentari


Mario Bertoldi


BOLZANO. In via Resia una novantina di famiglie sono alle prese da alcuni giorni con una emergenza che sino a poche settimane fa non conoscevano: la paura di essere derubati della merce (in particolare prodotti alimentari) depositata nelle cantine.
 
L’allarme è scattato in particolare in tre condomini (ex ferrovieri) ai numeri civici 85 e seguenti. Si tratta di caseggiati che hanno l’ingresso principale, per l’accesso ai garage sotterranei, in via Barletta. La mancanza di una chiusura adeguata, soprattutto nelle ore notturne, del tunnel di ingresso per diversi anni non ha mai creato problemi. Da qualche settimana la situazione è cambiata e proprio qualche giorno fa gli abitanti hanno trovato le porte di diverse cantine sfondate. La razzia che ne è seguita ha interessato solo merce di genere alimentare. Sono spariti piccoli depositi di pasta, patate, olio, intere cassette di vino, anche pregiato. «Non siamo più tranquilli e, soprattutto, non ci possiamo più sentire sicuri» spiega Armando Borsa uno dei condomini che sino ad oggi è riuscito ad evitare danni personali.
 
I ladri hanno colpito a raffica, quasi sapendo in quali cantine avrebbero trovato merce da poter agevolmente asportare notte tempo. L’accesso alle cantine è agevole. Il tunnel di ingresso ai garage sotterranei non conosce alcun ostacolo. Una volta all’interno del tunnel si può accedere alle cantine tramite due ingressi protetti da un paio di porte «tagliafuoco» che non possono essere chiuse a chiave per motivi di sicurezza.
 
«Ci hanno imposto di lasciarle aperte perchè in caso di incendio deve essere disponibile una via di fuga» spiegano altri condomini che ormai si sentono poco sicuri anche a scendere in cantina magari semplicemente per recuperare una bottiglia di vino.
 «Mia moglie non scende più da sola, abbiamo paura perchè non si può essere più sicuri di chi ti puoi trovare davanti» spiega Renzo Lando, un altro condomino che ha subìto la visita dei ladri «buongustai». Dalla sua cantina sono stati sottratti diversi litri di olio di prima qualità lasciato in deposito. E’ probabile che i ladri abbiano colpito in serie, raggiungendo dapprima la rampa sotterranea dei garage in auto, sulla quale avrebbero poi caricato agevolmente la merce trafugata. Le porte in lamiera delle singole cantine hanno ceduto senza particolare resistenza. «Sono porte non certo concepite per resistere a tentativi di furto» spiega ancora Armando Borsa.

 Che fare dunque? Pensare di chiedere maggiore presenza di polizia in zona non risolve il problema. Tutti i condòmini stanno dunque pesando alla necessità di mettere mano al portafogli per installare una saracinesca di chiusura.

 «Ma mettere d’accordo 90 famiglie non è facile» commenta ancora Renzo Lando. La situazione è però preoccupante per il numero in aumento di persone in cerca di espedienti per tirare avanti. «Abbiamo addirittura dovuto chiudere a chiave il vano contatori» spiegano altri condòmini perchè una notte vi aveva trovato rifugio un senza tetto infreddolito













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