BOLZANO

Bolzano, "lavoratori stressati" alla Seab: sciopero degli addetti allo sportello e poi a breve degli operai

L’ad Rosanelli ha ammesso ieri che «i collaboratori del “servizio clienti” con l'introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti  "sono periodicamente sotto pressione"



BOLZANO. I lavoratori della Seab - in totale ben 243 - sono stressati (o meglio «sotto pressione» come ammette lo stesso amministratore delegato Rupert Rosanelli in una nota) e a giorni ci sarà il primo sciopero. «Prima toccherà agli addetti allo sportello - hanno annunciato ieri i sindacati in una conferenza stampa alla Cisl - e poi sarà la volta degli operai».

Gli amministrativi che si occupano di bollette e fatture sono una dozzina e da due anni chiedono vanamente un potenziamento dell’organico («servono almeno quattro unità», hanno ribadito ieri), sistemi informatici all’altezza e un clima aziendale diverso, collaborativo, in cui tutti remano nella stessa direzione. I sindacati non hanno ancora comunicato la data dello sciopero, ma trattandosi di un pubblico servizio hanno già dovuto informare il Commissariato del Governo.

L’ad Rosanelli ha ammesso ieri che «i collaboratori del “servizio clienti” con l'introduzione del nuovo sistema di raccolta e della tariffa puntuale sono periodicamente molto sotto pressione. Stiamo lavorando da mesi insieme per trovare soluzioni alle diverse problematiche che risultano dalla complessità del sistema di misurazione e fatturazione rifiuti. Ovviamente, non ci sono soluzioni semplici per problemi complessi e per l’ottimizzazione di un sistema così articolato ci vuole del tempo».
 













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