violenza

Bolzano, maltratta la moglie davanti ai figli minori: scatta il divieto di avvicinamento

Lite fra tre persone in un esercizio pubblico, arrestato un uomo 



BOLZANO. Nella giornata di ieri la Squadra Mobile ha applicato un divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 52 anni, residente a Bolzano, denunciato dalla moglie per i continui maltrattamenti cui è stata sottoposta per anni nel corso del rapporto coniugale. L’indagine condotta dall’Ufficio investigativo ha consentito di trovare riscontri a quanto dichiarato dalla donna, costretta a subire questo tipo di comportamenti anche davanti ai figli minorenni. Anche per l’uomo è scattato il divieto di avvicinarsi alla compagna ed ai figli, con obbligo di tenersi ad una distanza di almeno 500 metri dai luoghi maggiormente frequentati dalle vittime.

“La violenza di genere, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturale – ha evidenziato il questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori –. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di
una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’incoraggiare una cultura della parità di genere, dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà, con lo scopo di eliminare retaggi culturali e discriminazioni, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

Sempre nel pomeriggio di ieri, una pattuglia della Squadra “Volanti” è intervenuta nel quartiere di Oltrisarco a Bolzano a seguito di una segnalazione di lite violenta tra tre persone in un esercizio pubblico. Giunti immediatamente sul luogo indicato, gli agenti hanno proceduto alla identificazione di tutti i soggetti coinvolti, potendo in tal modo appurare che uno dei contendenti era colpito dal divieto di avvicinamento alle controparti. Si tratta di una misura cautelare coercitiva che viene applicata dall’autorità giudiziaria su segnalazione della polizia nei casi in cui si ritiene che il contatto tra le parti possa dare origine a gravi fatti delittuosi.

Nel caso di specie, il molestatore, nel recente passato, si era reso protagonista di ripetuti episodi di aggressione ai danni delle sue vittime, che avevano chiesto aiuto alla polizia denunciando quanto accaduto; per questo motivo gli era stato imposto di non avvicinarsi a loro ad una distanza inferiore ai 500 metri. I poliziotti hanno proceduto immediatamente all’arresto del responsabile, un cittadino macedone di 34 anni già conosciuto alle forze dell’ordine.













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