le misure

Bolzano, minaccia con una scacciacani l'avventore di un bar: bloccato dalla polizia

La Questura ha emesso una raffica di fogli di via, divieti di accesso ai centri urbani ed espulsioni. Agenti aggrediti durante le verifiche in un locale. Sartori: «Questi provvedimenti amministrativi sono molto efficaci»



BOLZANO. I continui e costanti servizi di pattugliamento effettuati nella nostra Provincia dalla Polizia di Stato, in concorso con le altre forze di polizia, hanno consentito di intervenire in specifiche situazioni, spesso segnalate dagli stessi cittadini, in cui individui pregiudicati che non hanno motivo lecito di permanere sul nostro territorio urbano sono stati sorpresi in atteggiamenti illeciti. Questo rappresenta uno degli aspetti che maggiormente infastidiscono i cittadini ed incidono in maniera rilevante ad incrementare il degrado urbano e tutti quei fenomeni di microcriminalità – in particolare reati predatori, spaccio di droga al dettaglio ed accattonaggio molesto – che generano inevitabilmente una diffusa percezione di insicurezza tra la popolazione. Per questo motivo l’applicazione sistematica di misure di prevenzione personale quali i fogli di via ed i divieti di accesso ai centri urbani e negli esercizi pubblici (“Dacur”), così come i provvedimenti di natura amministrativa come le espulsioni, rappresentano assai efficaci strumenti giuridici attribuiti dalla legge alla potestà del Questore allo scopo porre argine a situazioni che, se non affrontate in maniera sistematica, possono degenerare sino a rendere assolutamente insicuri quegli spazi urbani che, al contrario, devono essere messi nella situazione di poter essere liberamente fruiti dalla cittadinanza.

Nei confronti di queste persone, ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica in ragione dei propri comportamenti contrari alla legge e dei vari precedenti penali a proprio carico, il questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha emesso 5 Dacur, 4 Fogli di Via Obbligatori e 3 Decreti di Espulsione.

Per quanto riguarda i 5 Dacur – (c.d. “Daspo Willy”)1, ovvero divieti di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento per 2 anni, emessi nei confronti altrettanti soggetti che si sono resi responsabili di disordini presso diversi locali pubblici del capoluogo

Il primo Dacur, (cosiddetti “Daspo Willy”)1ù, ovvero divieti di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento per 2 anni, è stato emesso nei confronti di un cittadino italiano 61enne con a proprio carico vari precedenti penali o di Polizia, il quale, alle 20.30 di mercoledì, in un ristorante-bar del quartiere San Quirino, ha minacciato con una pistola un avventore, puntandogliela al petto senza alcuna motivazione. Grazie all’intervento di altri clienti il soggetto veniva convinto ad interrompere l’azione criminosa, mentre sul posto sopraggiungeva in pochi minuti un equipaggio della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, inviato dalla centrale operativa della Questura nel frattempo allertata. Dopo averlo immobilizzato, gli agenti sottoponevano l’individuo a perquisizione personale, con esito positivo, in quanto l’uomo effettivamente celava sotto la propria giacca una pistola scacciacani, perfettamente riproducente un modello di arma reale in commercio, priva del tappo rosso e con 6 colpi a salve nel caricatore, di cui uno esploso. Pertanto, per ragioni di sicurezza, a costui è stato vietato dal questore di Bolzano di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze, per 2 anni, a ristoranti, trattorie, pizzerie, birrerie, bar, discoteche, sale da gioco, Locali notturni ed esercizi similari presenti nel territorio del Comune di Bolzano.

Il secondo provvedimento è stato emesso nei confronti di un cittadino moldavo 48enne, con precedenti penali o di polizia, il quale, due notti orsono, mentre si trovava all’interno di un pubblico esercizio ubicato in viale Europa, in evidente stato di alterazione psicofisica per precedente abuso di bevande alcoliche, arrecava disturbo agli avventori. Un agente della polizia di Stato ed uno della polizia municipale di Bolzano, presenti sul posto liberi dal servizio, intervenivano prontamente invitando l’uomo a placare la propria condotta e a declinare le proprie generalità. Costui, del tutto incurante dell’invito rivolto, sferrava una manata contro uno degli agenti. Vista l’impossibilità di placare la condotta dell’uomo – il quale iniziava a dimenarsi cercando di colpirli e costringendoli a bloccarlo in modo da non poter nuocere né a sé stesso né ad altri – gli agenti richiedevano l’intervento sul posto della pattuglie della Squadra “Volanti”. Per tale condotta l’uomo veniva denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di declinare le proprie generalità. Oltre a ciò, per effetto del Dacur comminatogli dal questore a causa della pericolosità sociale dimostrata, per 2 anni non potrà accedere a pubblici esercizi del capoluogo.

Ulteriori 3 Dacur sono stati emessi dal questore nei confronti di altrettanti cittadini moldavi, rispettivamente di anni 40, 36 e 34 anni tutti residenti a Bolzano, già denunciati all’autorità giudiziaria, negli ultimi tre anni, per delitti non colposi contro la persona e contro il patrimonio commessi in occasione di gravi disordini avvenuti all’interno e nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi. Questi individui, alcune settimane orsono, dopo essere entrati in un bar di viale Europa a Bolzano già in stato di alterazione per precedente abbondante assunzione di bevande alcoliche, si sedevano ad un tavolo ed iniziavano a consumare superalcoolici portate al seguito ascoltando musica a tutto volume. Tale comportamento provocava disturbo agli altri avventori presenti nonché alla quiete notturna dei residenti della zona; per questo motivo il gestore richiedeva l’intervento della polizia. Gli agenti, intervenuti immediatamente, invitavano i tre stranieri a moderare la propria condotta e ad identificarsi. Tale richiesta non veniva accolta dai presenti i quali, anzi, in segno di scherno alzavano ancor di più il volume della musica, ostacolando le operazioni di identificazione e rivolgendo parole oltraggiose e minacciose nei confronti dei poliziotti. Tutti e tre poi passavano dalle parole ai fatti: il 40enne approfittando della vicinanza con uno degli operatori, afferrava il calcio della pistola d’ordinanza e lo strattonava con il chiaro intento di volerla estrarre dalla fondina. Azione che non aveva esito positivo in quanto l’operatore, vista l’estrema pericolosità del gesto, immediatamente riusciva a divincolarsi e ad allontanarlo. Quest’ultimo, in risposta, sferrava un pugno all’addome dell’agente. Il 36enne, incurante della presenza di numerosi avventori, interveniva in difesa di uno dei compagni aggredendo fisicamente uno degli agenti. Solo grazie all’intervento di altri poliziotti si riusciva a placare la condotta aggressiva e oltraggiosa del soggetto. Il 34enne, mentre veniva condotto nell’autovettura di servizio, sferrava un calcio all’indietro verso un agente che veniva colpito sulla coscia destra. Vista l’estrema criticità della situazione in atto si rendeva necessario l’intervento di altre due Volanti, i cui operatori prestavano ausilio ai colleghi per cui tutti insieme riuscivano a placare gli animi e a condurre i tre soggetti molesti presso le autovetture di servizio, per l’accompagnamento in Questura per le operazioni di identificazione e la successiva denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone ed altri reati in relazione alla condotta specifica tenuta da ciascuno di essi. A seguito di tali comportamenti tutti e tre i cittadini moldavi, inoltre, sono stati destinatari, da parte del Questore di Bolzano, di altrettanti Dacur, con divieto per 2 anni di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze del bar teatro dei fatti nonché a tutti i luoghi di intrattenimento della stessa fattispecie ubicati nella stessa via e vie adiacenti.


Il questore.

“I comportamenti molesti, provocatori e fastidiosi posti essere da taluni individui, spesso pregiudicati ed alterati dall’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, creano non pochi problemi ai gestori di pubblici esercizi – ha sottolineato il questore Paolo Sartori –. Inoltre, provocano sensazioni di disagio ed insicurezza nei confronti dei cittadini, costretti ad assistervi impotenti. Per tale motivo la sistematica applicazione di Misure di Prevenzione e, se del caso, di Decreti di Espulsione rappresentano Provvedimenti amministrativi assai efficaci per prevenire e reprimere queste illecite manifestazioni di inciviltà”.

Il “Daspo Willy”. Si tratta di una misura di prevenzione disciplinata dal Decreto Legge 130/2020, che appunto prende il nome da Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni picchiato a morte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma) da altri giovani mentre tentava di difendere un amico. Tale misura di prevenzione conferisce al Questore il potere di vietare l’accesso a locali di intrattenimento e pubblici servizi nei confronti di coloro che siano già noti per atti di violenza, di aggressioni e per coloro che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o alla cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, plessi scolastici, sedi universitarie, locali pubblici o aperti al pubblico. 













Altre notizie

Attualità