Bolzano: modelle truffate, c'è la denuncia

Si muove anche l'ufficio legale della Rai: millantatore smascherato


Mario Bertoldi


BOLZANO. La vicenda della presunta truffa ai danni di una decina di ragazze bolzanine allettate dall'idea di poter sfondare nel settore dello spettacolo televisivo, finirà davanti ad un giudice. L'agenzia bolzanina che ha curato la realizzazione di una sfilata nell'ambito di una selezione locale ha depositato formale denuncia querela in Questura.
Tre pagine dattiloscritte in cui la responsabile dell'agenzia bolzanina, che nulla sapeva dei presunti risvolti truffaldini dell'iniziativa, ha segnalato alle autorità inquirenti chi ha dato il via alla ricerca di ragazze anche in Alto Adige con la promessa di farle apparire in televisione in occasione di una fantomatica serata di Capodanno in diretta sul canale satellitare «Rai International». Nella denuncia la manager bolzanina fa un nome preciso: quello di Francesco Corea, organizzatore di spettacoli e titolare, almeno sulla carta, di un'avviata agenzia di spettacolo. Ad avviare i contatti in Alto Adige per il reclutamento di belle ragazze destinate a vivere il loro momento di gloria la notte del prossimo Capodanno sarebbe stata l'agenzia «Roma Touring».
Nella denuncia la titolare dell'agenzia bolzanina, che ha deciso di affidarsi ad un legale per difendere l'immagine della propria azienda, mette in chiaro di essere stata completamente all'oscuro dei risvolti poi emersi in seconda battuta. In sostanza le ragazze sarebbero state indotte a pagare una somma (tutto sommato modesta) per poter accedere al casting con la promessa che avrebbero potuto vivere l'esperienza di una serata ad alto livello trasmessa in diretta televisiva il prossimo 31 dicembre. Nelle varie fasi dell'organizzazione della serata, Francesco Corea si sarebbe sempre presentato come produttore Rai con notevoli appoggi ed impegni professionali anche con alcuni network radiofonici nazionali.
Nulla di più falso. Al punto che su sollecitazione dell'imprenditrice bolzanina coinvolta, ora sembra deciso a muoversi anche l'ufficio legale della Rai. Insomma, Francesco Corea avrebbe organizzato a Bolzano la selezione di ragazze spendendo il nome della Rai senza che nessuno, all'interno dell'emittente di Stato, lo conoscesse. Una posizione, quella dell'organizzatore di spettacoli di Catanzaro, che sembra piuttosto pesante.
Nel frattempo potrebbe decidere di muoversi anche il titolare della discoteca «Rise» che ha accettato, in completa buona fede, di ospitare la sfilata di moda di sabato sera nel corso della quale gli operatori della trasmissione tv «Le Iene» hanno svelato la maxi truffa in atto.
Sarà proprio sulla base della trasmissione del servizio delle «Iene» (prevista nel febbraio prossimo) che Vincenzo Galasso, titolare della discoteca, deciderà se avviare causa legale per danno di immagine. Tutto in sostanza dipenderà se dal servizio televisivo a diffusione nazionale l'immagine della discoteca (molto rinomata a Bolzano) dovesse risultare concretamente danneggiata.

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