Bolzano, presunti maltrattamenti all'asilo: chiesto il processo

La Procura procede contro due maestre del «Coccinella» di via Bari. Sentiti i genitori


Mario Bertoldi


BOLZANO. Per i presunti maltrattamenti riservati ai bambini dell'asilo nido di via Bari la Procura della Repubblica ha presentato il conto. A carico di due insegnanti il Pm Donatella Marchesini ha chiesto il rinvio a giudizio. Le ipotesi accusatorie hanno dunque trovato sufficienti riscontri. Nel corso dell'indagine il magistrato ha raccolto la testimonianza di tutti i genitori dei bimbi ospitati nella struttura e proprio le deposizioni sono risultate decisive. Secondo il pubblico ministro i riscontri sono sufficienti a sostenere in giudizio l'accusa di maltrattamenti. Le due insegnanti coinvolte rischiano dunque il processo con una condanna, codice penale alla mano, sino a cinque anni di reclusione. Per l'avvocato difensore Alessandro Tonon la richiesta di rinvio a giudizio «è un atto dovuto», soprattutto in relazione a quanto scaturito dalle deposizioni di alcuni genitori. «Che poi i fatti contestati siano realmente avvenuti secondo le modalità prospettate - puntualizza l'avvocato - sarà tutto da verificare e soprattutto da provare». Sono stati soprattutto i comportamenti di alcuni bambini ad indurre i genitori a dubitare della correttezza delle operatrici dell'asilo nido. Nelle deposizioni agli atti del processo c'è chi afferma di aver notato che il figlioletto era spesso affamato dopo una giornata trascorsa all'asilo. Una mamma ha invece messo a verbale di essere rimasta













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