Bolzano: sbarre alzate, auto sfiorata dal treno

Denuncia  dei gestori del ristorante Gutmann. Non segnalato il passaggio del convoglio: indagine della Polizia ferroviaria



BOLZANO. «Siamo salvi per miracolo, il treno ha sfiorato l'auto. Se fossimo andati un pelo più veloci, non so se saremmo qui a raccontarlo». I gestori del ristorante Gutmann Daniele Calovi e Maria Rosa Casale hanno presentato denuncia alla polizia ferroviaria. Giovedì sera si sono trovati davanti la motrice di un treno mentre attraversavano il passaggio a livello di Ponte Adige. Le sbarre erano alzate e il convoglio non era stato segnalato. «Abbiamo frenato appena in tempo». La Polfer ha aperto un'inchiesta. La motrice è sbucata dal nulla abbagliandoli alla loro sinistra quando erano a pochi metri dai binari. Inchiodando hanno evitato di finire sotto le sue ruote per pochi centimetri. Daniele Calovi e Maria Rosa Casale, proprietari del ristorante Gutmann di via Mendola, tornavano a casa giovedì sera dopo la chiusura.

«Erano le 23,33 - afferma Calovi - con la paura che ho avuto non lo dimenticherò mai più». Viaggiavano su via Castel Firmiano in direzione Frangarto e dovevano attraversare il passaggio a livello di ponte Adige. «Non c'è stato nessun segnale acustico e le sbarre erano alzate - racconta la Casale, che era al volante - se fossimo arrivati un secondo in anticipo saremmo stati travolti». Quello in transito era un convoglio straordinario per lavori di manutenzione, composto di due motrici. L'ultimo treno per Merano, infatti, parte alle 23. Il commissario della Polfer Vincenzo Tommaseo conferma che «effettivamente c'era attività sui binari per lavori, e quel tipo di convogli non attiva il sistema automatico di chiusura dei passaggi a livello».

Per questa ragione le procedure di sicurezza prevedono che un operatore scenda a segnalare il passaggio del treno e fermare il traffico. Secondo i due testimoni invece, il treno ha rallentato poco dopo l'incrocio e qualcuno si è aggrappato per prenderlo al volo. «Stiamo accertando le responsabilità - assicura Tommaseo -, abbiamo aperto un'inchiesta. Stiamo ricostruendo quanto è accaduto». Dalla ricostruzione dei due testimoni, l'operatore in terra, probabilmente destinato proprio a bloccare il traffico, non avrebbe fatto nessun cenno di fermarsi. «Lo hanno caricato al volo come si dà un passaggio e sono andati via - racconta Calovi - credo che nemmeno ci abbiano visto». Congelati dallo spavento infatti, raccontano di non aver avuto nemmeno la forza di suonare il clacson. «Devono fare attenzione - reclama Maria Rosa Casale - ci siamo salvati per miracolo»

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