BOLZANO

Bolzano, tenta di rapinare una minorenne in via Resia: arrestato

La polizia ferma Brahime Maussa, per lui numerosi precedenti per furti e spaccio di eroina


di Alan Conti


BOLZANO. Una presa stretta ha salvato il cellulare di una ragazza minorenne che nel tardo pomeriggio di ieri (venerdì 23 settembre) è stata vittima di una tentata rapina mentre camminava su un marciapiede lungo via Resia. Intorno alle 16.30, infatti, la diciassettenne stava parlando al cellulare quando si è vista piombare addosso Brahime Maussa, trentenne cittadino palestinese, che ha tentato di impossessarsi dello smartphone stringendo fortissimo le dita della giovane. La vittima, però, si è divincolata e lo ha allontanato chiamando immediatamente la polizia. Maussa, non riuscendo nell'intento criminale, ha inforcato la sua bicicletta ed è scappato. Le volanti, a quel punto, hanno cominciato una vera e propria caccia all'uomo nelle strade di Don Bosco, ma anche in zona industriale e lungo l'Arginale. Nel frattempo la minore, ancora sotto shock, forniva una descrizione dettagliata di Maussa. Un passaggio che si rivelerà poi decisivo. Sotto un cavalcavia, infatti, i poliziotti hanno riconosciuto l'uomo dal cappellino da baseball che indossava. Si era nascosto dietro a un pilone e aveva occultato anche la bici che aveva con sé: un modello da donna colore rosso. In poco tempo gli agenti lo hanno bloccato e condotto in questura dove è stato arrestato per reati contro il patrimonio e, nella fattispecie, tentata rapina. La giovane vittima, infatti, ha completato la sua ottima collaborazione con un riconoscimento fotografico senza dubbi.

Maussa, purtroppo, è un soggetto molto noto alle forze dell'ordine locali. Recentemente è stato protagonista di numerosi furti ai danni di alcune autovetture parcheggiate ed era rimasto in carcere fino al giugno scorso. Nel febbraio 2011 aveva avuto le manette ai polsi per spaccio di eroina e durante lo stesso anno venne fermato dagli agenti della polizia ferroviaria a Verona Porta Nuova con 96,6 grammi di eroina. Insieme al complice Ben Ammar Karim li stava trasferendo da Padova a Bolzano. Gli agenti lo hanno bloccato durante il cambio del treno dopo che lo osservavano da qualche ora visti i suoi precedenti. Già allora numerosi.













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