Il progetto

Bolzano, una cittadella dello sport nell’area Druso e Palamazzali 

L'idea è quella di creare un’asse che comprenda nuoto, calcio, basket e bocce. Due ipotesi per il palazzetto con la realizzazione di un grande parcheggio interrato. Il problema dei finanziamenti



BOLZANO. Non cambierà solo il Palamazzali. Tutta quell'area urbana stretta tra fiume e Druso è pronta a trasformarsi in una cittadella dello sport. In tempi di sinergie anche insediatevi, Bolzano si appresta dunque a immaginare e poi a creare un’asse che comprende il nuoto (al Lido), il calcio (col nuovo stadio riqualificato), il basket appunto, e financo le bocce.

Per il Palamazzali la strada è tracciata, anzi due. La prima è più conservativa: ricostruire dalle fondamenta la vecchia struttura. La seconda di più largo respiro: costruire un nuovo palazzetto a fianco del Palamazzali, mantenendolo in vita fino al termine del cantiere per poi procedere al l'abbattimento.

Questa soluzione, che è alle fasi preliminari di discussione tra Juri Andriollo, assessore allo sport, e sindaco, prevede nella sua cornice complessiva anche l’integrazione di nuove infrastrutture in grado di servire tutti gli impianti presenti.

Tra queste, la principale è costituita da un grande parcheggio interrato che troverebbe collocazione sotto l'impianto sportivo rinnovato.

«Lo scenario è approfittare di una necessità, l'ammodernamento delle strutture per gli sport al chiuso - anticipa Andriollo - per riscattare urbanisticamente tutta l'area, fornendo ad essa anche una coerenza di servizi». Tra i quali, quelli legati alla possibilità di parcheggiare, è uno dei più necessari.

Sono decenni infatti che lungo la direttrice di viale Venezia -viale Trieste si discute di questa urgenza. Prima con la proposta del Park Fiume, abortita e infine assorbita dentro il grande progetto del garage interrato di piazza Vittoria, e poi con quella di Park Trieste che immagina la realizzazione di posti auto sotterranei di fronte al Druso.

Ma le esigenze di un quadrante dedicato alle attività sportive e agli eventi ad esse connesse non sono certo in grado di concentrarsi su un unica idea cantieristica.

I possibili sviluppi legati al futuro della squadra del Südtirol, le intense attività natatorie, il marketing turistico legato al Lido, il nuovo palazzetto dello sport sono tutti elementi che concorrono nel disegno di scenari in accelerazione.

Da qui anche l’ipotesi di connettere al nuovo impianto in sostituzione del vecchio Palamazzali un parcheggio in sotterranea.

C’è poi da integrare in questo disegno complessivo tra viale Trieste e il fiume, anche il “Drusetto” vale a dire del quel piccolo campo da calcio dietro il bocciodromo, a ridosso della ciclabile Lungo Isarco.

Ebbene, quel terreno potrebbe essere integrato nel progetto di ridisegno dell'area oppure essere “mosso”, in scambio con i terreni vicini.

«Occorre in ogni caso - aggiunge l’assessore allo sport - guardare nell'insieme tutti gli elementi oggi separati per ripensarli in una sistemazione unitaria».

Resta il nodo dei finanziamenti. Il sindaco Renzo Caramaschi ha compiuto in questi ultimi mesi molte azioni virtuose sul piano del bilancio, ricavando risorse laddove pareva impossibile individuarle. Ma sembra che, a proposito del nuovo Palamazzali, lo stesso sindaco abbia chiesto al suo assessore più tempo per approntare le formule per finanziarlo.

Per questo sarà avviato un programma preliminare per una serie di azioni mirate al mantenimento dell'attuale struttura , impostando una serie di interventi di sostegno e implementazione anche statica.

Insomma, si vuole prolungarne la vita quel tanto che basta per avviare il progetto più esteso. E anche per trovare i fondi necessari senza impoverire i bilanci comunali in un frangente in cui si prospettano incombenze realizzative (nuove scuole, ristori, sostegni, strade , edilizia ) legate alla ripresa post pandemica. P.CA.













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