Viabilità

Bolzano: via Cagliari, chiusura a ore per ospitare eventi e attività

Una soluzione intermedia per la riqualificazione della zona. Via Sassari, i lavori slittano ancora. Chiusa la trattativa ultradecennale: L’Ipes vende al Comune l’area tra piazza Don Bosco e S. Maria in Augia



BOLZANO. Piazza Don Bosco rivede la luce. Lo era, "la" piazza, per un intero quartiere della Bolzano che stava crescendo anche nelle sue periferie: è diventata un'aiuola spartitraffico. Per Don Bosco, una frattura. Adesso, finalmente, gli scenari che la riguardano d'improvviso si stanno ridisegnando. E lo fanno lungo tre direttrici: la prima è la vendita - avvenuta dopo decenni di trattativa - dell'area tra quel che resta della piazza e quella di Santa Maria in Augia da parte dell'Ipes a favore del Comune; la seconda è il rifacimento di via Sassari, avviato in termini di sondaggi e ora rinviato all'anno prossimo per via dei costi infrastrutturali, ma comunque in agenda entro il 2025 e infine l'ipotesi di chiusura a ore o temporanea di via Cagliari per consentire la rivitalizzazione di quegli spazi di risulta e la loro attribuzione ad iniziative espositive e culturali. Così da dare respiro al quadrante e anticipare future riqualificazioni urbane.

«Siamo da tempo in contatto sia con la Lub che con il liceo artistico Pascoli», rivela Stefano Fattor, «L'obiettivo è strutturare progetti di installazione di opere ed eventi in grado di rendere il luogo finalmente attrattivo». Secondo l'assessore comunale, si tratterebbe di un primo inizio sul piano della possibilità di reinnescare quella capacità di attrazione e di socializzazione che era patrimonio pienamente identitario di piazza Don Bosco, prima del suo svuotamento avvenuto con l'avvio e poi con la conclusione dei vasti interventi architettonici e immobiliari intorno al vecchio quartiere delle Semirurali.

«Un primo nucleo di opere è stato individuato con i soggetti in campo», aggiunge Fattor, «e l'idea sta dentro la possibilità, già avvenuta in altri centri urbani, di chiusura a ore di via Cagliari per dare spazio agli incontri». Tutto questo costituirebbe un primo nucleo di iniziative per poi forzare la mano sul fronte della pedonalizzazione e della possibilità di fare ritrovare l'idea di uno spazio largo, muovendosi su un nuovo possibile utilizzo delle vie Sassari e Cagliari. Le quali entrerebbero così "al servizio" di una immaginata nuova piazza Don Bosco: si tratta dunque di un lavoro di lento avvicinamento all'obiettivo. Che deve fare i conti, da un lato, con l'urbanizzazione massiccia avvenuta in mezzo a quei luoghi, dall'altro con problemi tecnici («si è verificato che il rifacimento di via Sassari è più complesso del previsto», aggiunge Fattor) sia anche di tipo finanziario, visto che i fondi per questo ripristino sono stati messi a bilancio per l'anno prossimo.

Questo schema è predisposto dunque come passaggio intermedio verso il progetto riqualificativo più esteso. Il quale, nella sua fase strutturale, viene seguito con competenze coordinate tra assessorati dei Lavori pubblici e Urbanistica di Stephan Konder, dell'ambiente di Chiara Rabini e della mobilità di Stefano Fattor. P.CA.













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