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Bolzano, vietato bere alcolici: messi i cartelli nei parchi

Il sindaco Caramaschi: «I divieti riguardano le aree verdi dove giocano i bambini. È giusto tutelare i più piccoli: lo fanno già in molte altre città, a partire da Trento»



BOLZANO. Dopo che a metà aprile il consiglio comunale aveva approvato la delibera, nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per l’installazione in 51 parchi gioco cittadini dei cartelli che vietano il consumo di sostanza alcoliche.

Rispetto al testo iniziale, che prevedeva il divieto assoluto di consumare alcolici nei parchi, alla fine si è limitato il divieto solo ai casi in cui ci si trovi in presenza di bambini; è stato inoltre cancellata la confisca delle bottiglie.

La prima proposta era stata fatta a gennaio dal consigliere Marco Caruso (Uniti per Bolzano) ed era stata subito condivisa dal sindaco.

«Non possiamo permettere - aveva spiegato Renzo Caramaschi che quando ha lanciato l’idea è stato subissato dalle critiche - che gli spazi dove giocano i bambini siano trasformati in immondezzai da chi abbandona bottiglie di plastica, di vetro e mozziconi di sigaretta. Gli addetti della Seab, spesso e volentieri, la mattina devono ripulire aiuole e aree giochi dai resti delle feste notturne. Questo non deve più succedere. Del resto, divieti analoghi sono già stati adottati in altre città».

Al di là dunque delle polemiche, scoppiate in consiglio al momento della discussione della delibera, ciò che conta è che alla fine si sia riusciti ad installare, in 51 parchi giochi cittadini, i cartelli con la bottiglia barrata che vietano il consumo di alcolici nelle aree, distribuite nei diversi quartieri, dove i bambini giocano; vanno ad aggiungersi ai cartelli con la sigaretta barrata che vieta di fumare.

L'elenco delle aree vietate parte con parco Petrarca e finisce con la zona di via Maso della Pieve, in mezzo ci sono tra gli altri, parco dei Cappuccini, parco delle Semirurali, parco Europa, via della Vigna.

Certo il testo iniziale della delibera era più restrittivo, ma è comunque un passo avanti rispetto alla situazione precedente quando tutto era permesso.

«Ci siamo semplicemente adeguati - dice oggi il sindaco - a quello che già avviene in molte città italiane. A partire da Trento. È una questione di rispetto e tutela dei più piccoli che hanno diritto di giocare senza che qualcuno fumi loro in faccia o beva alcolici; oltre che degli addetti della Seab che, ogni mattina, devono ripulire le aree verdi e i parchi gioco da montagne di bottiglie e mozziconi di sigaretta abbandonati da adulti incivili».

Eventuali violazioni dei divieti prevedono sanzioni amministrative da 50 fino a 500 euro.













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