Bonus di 4 mila euro per l’auto elettrica

La Provincia vara una serie di incentivi per privati e aziende: sarà estesa anche la rete delle stazioni di ricarica



BOLZANO. Viaggiare costa tanto. Ma farlo "verde", già oggi, qualcosa di meno. Domani, poi, sarà la Provincia a pagare di suo per convertirci all'elettrico con la conseguenza che potrebbe costarci così poco da convincerci a farlo. Al centro c'è la prospettiva che le nostre dovranno essere "montagne verdi". Le più verdi. E sotto la prospettiva c'è l'idea pratica. Che è questa: 4 mila euro di riduzione per l'acquisto di auto elettriche, di cui duemila pagati da "papà" Kompatscher, duemila di sconto da parte del rivenditore, cinque anni di esenzione dalle tasse automobilistiche, mille euro per farsi una ricarica a casa. Questo per i privati.

Per le aziende, stessi incentivi provinciali di cui sopra, più quello per scooter e bici-cargo con annessa stazione di ricarica interna all'azienda. Per tutti infine: dalle 20 alle 30 stazioni di ricarica elettriche in più ogni anno che si aggiungeranno alle circa 35 presenti già oggi sul territorio provinciale. Solo nel 2017 ne saranno installate altre dieci.

«Stiamo muovendoci per fare dell'Alto Adige un luogo ecologico e adatto alla mobilità sostenibile - hanno detto ieri davanti al Museion il governatore e gli assessori Theiner e Mussner - e questo programma di incentivazione all'elettrico non è solo un esempio ecologico ma anche di sinergia tra pubblico e privato. Perché la Provincia di prepara a fare il suo ma anche i cittadini dovrebbero fare il loro». L'assessore Theiner ha ricordato, in tema di riduzione del traffico, che le emissioni di CO2 nel 2008 erano di 4,9 tonnellate annue procapite e che entro il 2020 saranno abbassate a 1,9 tonnellate per abitante.

Alla base della promozione green c'è infatti un duplice binario. Esempio: dei 4 mila euro di riduzione sul prezzo d'acquisto di un'auto ecologica, duemila saranno estratti dalle casse di palazzo Widmann ma altri duemila è uno sconto del produttore. Che sarà attivo da maggio.

La riduzione della tassa automobilistica, poi, sarà così articolata: una totale esenzione per i primi cinque anni, poi si pagherà il 25% in meno della tassa normale, ridotta ulteriormente del 10% in Alto Adige. Tanto che alla fine, dopo cinque anni, si pagherà solo il 22,5% della normale tassa. La sinergia pubblico-privato non coinvolge solo i produttori ma tutti. Perché lo sforzo iniziale, pur agevolato, deve partire dal basso.

Ma visto che il costo di una vettura di media cilindrata è di circa 23 mila euro, la spesa persiste ma molto più leggera, con questo programma, rispetto anche ad una automobile classica. Poi c'è il progresso tecnologico. Il quale pone a disposizione batterie sempre più prestazionali, con autonomie reali, su strada, che arrivano anche a 400 chilometri. Poi c'è l'economicità assoluta della trazione elettrica rispetto a quella a benzina o diesel, dell'ordine di pochi euro a "pieno" rispetto ai 60-70 di quelli a benzina. Insomma, dice Kompatscher, proviamoci tutti insieme.

Anche con Alperia, la società elettrica che sostiene quasi tutta la rete di distribuzione. E che infatti era presente ieri, alla presentazione del programma di incentivi, col suo direttore Johann Wohlfarter. Alperia si prepara anche a un intervento integrato rispetto alla mobilità elettrica, non solo con le colonnine ma anche attrezzando parcheggi, hotel, condomini, gestendo poi tariffe target differenziate e flessibili rispetto ai consumi. Fino a realizzare, con la cabina di regia provinciale, anche un "Comune modello" in tema di mobilità sostenibile. Affiancato da misure di sensibilizzazione a livello provinciale e all'istituzione di una rete di consulenza e assistenza per l'elettrico su strada con supporti tecnologici e l'impiego di personale specializzato nelle installazioni. Dunque, si parte. Ma in silenzio. Altro vantaggio del viaggiare elettrico. (p.ca.)

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