Boom di consumi: i brissinesi bevono acqua di rubinetto

In due anni l’uso è aumentato del 22 per cento. Merito di una campagna informativa contro vecchi pregiudizi


di Antonella Mattioli


BRESSANONE. «Finalmente i brissinesi hanno capito che l'acqua che esce dai nostri rubinetti è di gran lunga migliore di quella che si compra in bottiglia». Wolfgang Plank, direttore dell'Asm, guarda con soddisfazione i dati emersi dal sondaggio fatto tra i cittadini sulla qualità dei servizi offerti dall'Azienda. Uno è particolarmente interessante e riguarda il comportamento della clientela rispetto all'uso di quella che comunemente viene chiamata l'acqua del sindaco: se nel 2010 solo un 57% la utilizzava, nel 2012 la percentuale è salita al 79%. L'aumento è stato superiore al 20%.

Ma come si spiega questo dato?

«Alcuni anni fa – spiega il direttore – da un sondaggio analogo era emerso che molti cittadini usavano l'acqua minerale anche per cuocere gli spaghetti o per fare il caffé. La cosa mi aveva lasciato esterrefatto».

Il motivo di questa scelta?

«Le spiegazioni date dai consumatori erano più o meno le stesse: non ci fidiamo dell'acqua del rubinetto perché spesso e volentieri esce rossa».

Ed è o era effettivamente così?

«In effetti può capitare quando si usa l'acqua calda. Ma questo non dipende certo dalla nostra rete idropotabile».

Colpa delle piogge che portano terriccio?

«Non c'entrano neppure le piogge. La colpa va ricercata, nella stragrande maggioranza dei casi, nel cattivo funzionamento dei boiler vecchi o di qualità scadente».

Evidentemente se l'uso dell'acqua del rubinetto è cresciuto di più del 20% significa che siete riusciti a convincere se non tutti gran parte dei cittadini.

«Abbiamo fatto una serie di campagne informative per spiegare che l'acqua del rubinetto è salubre e controllata costantemente da noi e dai tecnici dell'Asl. Inoltre non si producono rifiuti come succede invece nel caso in cui si compri l'acqua imbottigliata nel vetro o nella plastica».

L'acqua che entra nelle case dei brissinesi da dove arriva?

«E' quasi tutta acqua di sorgente. Arriva dalla Valle di Scaleres a 1300-1400 metri di quota e dal versante della Plose a quota 1000. C'è solo una piccola integrazione, per quanto riguarda la zona di Millan, con acqua pompata da pozzo. Inoltre negli ultimi 10 anni abbiamo praticamente rinnovato quasi interamente la rete idropotabile con tubazioni dalle quali non può uscire ruggine, perché sono rivestite di un materiale speciale. I lavori saranno ultimati nel 2015».

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