Bressanone: finisce il suo cane con l'accetta, denunciato

L'aveva consegnato al macello, ma era vivo: poi lo ha decapitato


Fabio De Villa


BRESSANONE. Massacrato a colpi di accetta. E' il tragico destino di un cane, un bastardino di 17 anni. L'episodio è stato segnalato dal dirigente del servizio veterinario, Robert Tauber, e il padrone dell'animale, un uomo della val di Vizze, è stato denunciato dall'autorità giudiziaria: «Assurdo - ha detto Tauber - che ancora oggi si verifichino episodi di tale crudeltà contro gli animali». La segnalazione e la conseguente denuncia per maltrattamento di animali è stata avanzata dal dirigente del servizio veterinario comprensoariale, Robert Tauber. Tauber ha voluto rendere pubblica la vicenda per sensibilizzare la popolazione: «Non è possibile che ancora al giorno d'oggi ci si comporti come quarant'anni fa - spiega Tauber - sopratutto nei masi o in zone isolate di montagna. Le leggi sono cambiate e anche gli animali oggi hanno dei diritti, chi sbaglia è giusto che paghi. Chiunque voglia liberarsi dei propri amici a quattro zampe, può sempre rivolgersi al canile». La vicenda risale al 3 gennaio scorso quando, presso il centro rifiuti da macellazione della valle di Vizze si è presentato un uomo della zona. L'uomo aveva portato con sè il corpo apparentemente senza vita del suo cane, spiegando che era deceduto per vecchiaia e per una serie di complicazioni dovute ad una malattia. Il responsabile del centro, dopo aver compilato l'apposito modulo per entrare in possesso del corpo dell'animale, lo ha inserito in una cella frigofira in attesa che fosse poi reuperato da un'azienda specializzata per il suo smaltimento a Bolzano. Tutto sembrava finito qui ma, il giorno dopo, lo stesso responsabile del centro ha udito dei guaiti provenire dalla cella frigo, scoprendo scoprendo così che il piccolo bastardino era ancora vivo. Immediatamente è stato allertato il suo proprietario che si è presentato sul posto con una scure e, senza dare troppe spiegazioni, lo ha decapitato davanti al responsabile del centro. La vicenda non è certo passata inosservata e del fatto è stato immediatamente informato il dirigente del servizio veterinario dell'Asl, Robert Tauber appunto. «Dal referto autoptico sul corpo del cane che abbiamo effettuato nei giorni è emerso una cosa sconcertante, ovvero che l'animale quando è stato portato al centro macellazione era solo stordito. Il suo padrone infatti, aveva cercato di ucciderlo già una prima volta a casa utilizzando una scure, non riuscendoci la prima volta. Martedì quindi abbiamo provveduto a formalizzare la denuncia attraverso il procuratore che si occuperà di tutta la vicenda», conclude Tauber.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità