La prima tappa delle visite alle strutture di competenza del proprio Dipartimento nel capoluogo della Val d'Isarco l'assessora Martha Stocker l'ha effettuata presso il distretto sanitario dove il coordinatore, Karl Lintner, ha illustrato il Servizio di medicina di base ed ha svolto una relazione in merito alla collaborazione tra il servizio di cura domiciliare, l'assistenza sociale ed il servizio infermieristico. Una messa in rete dei servizi che secondo il coordinatore può essere senz'altro valutata in maniera positiva.

Il direttore del servizio sociale, Thomas Dusini, ed il presidente della comunità comprensoriale, Peter Gasser, hanno quindi guidato l'assessora attraverso la struttura per la riabilitazione socio-psichiatrica "Bartgaishof", dove ha avuto l'opportunità di informarsi personalmente con i collaboratori ed i pazienti della struttura.

Successivamente la visita è proseguita nel Centro di mediazione al lavoro di Villa Adele a Bressanone dove il coordinatore, Paul Innerebner, ha illustrato la situazione del mercato del lavoro locale. Il direttore del comprensorio sanitario, Siegfried Gatscher, ha quindi guidato l'assessora Stocker nella visita all'Ospedale di Bressanone ed anche alla nuova struttura del blocco A.

Al termine della visita la responsabile provinciale ha quindi preso parte ad una seduta alla quale hanno partecipato numerosi responsabili e collaboratori del nosocomio brissinese ed ha ascoltato le varie prese di posizione. Secondo il direttore Gatscher vi è un'ottima collaborazione tra gli ospedali di Bressanone e di Brunico, grazie alla quale è possibile risparmiare ulteriori risorse ed aumentare l'efficienza complessiva.

Circa il 40% dei pazienti ospitati nel nosocomio di Bressanone sono esterni al comprensorio, la maggior parte proviene da Bolzano ed ha sottolineato che se si sottraggono i costi relativi ai pazienti di Bressanone che non vengono curati in loco, si registrano comunque per il nosocomio della Val d'Isarco entrate per un ammontare di 18 milioni di euro.

Gatscher si è inoltre espresso in maniera critica riguardo alla politica statale di riduzione dei posti letto , mentre, a suo avviso, andrebbe rivalutato il criterio della "mobilità positiva" delle singole strutture ospedaliere per il mantenimento dei posti letto.

Il livello di utilizzo della struttura, ha rilevato Gatscher, raggiunge complessivamente l'80%.

Gli aspetti problematici dell'Ospedale di Bressanone sono rappresentati dall'informatizzazione ed il centro unico di prenotazione, in merito ai quali, hanno sottolineato i sindaci di Bressanone e di Chiusa, Albert Pürgstaller e Maria Gasser, vi sono numerose lamentele.

Per quanto riguarda la certificazione oncologica i responsabili dell'Ospedale si sono espressi a favore di specializzazioni al di fuori dei nosocomi di Bolzano. Bressanone e Brunico, a loro avviso, potrebbero collaborare in maniera proficua in questo ambito.

Da parte sua l'assessora Stocker ha sottolineato che il sistema sanitario provinciale continuerà ad operare ad un livello qualitativamente molto elevato, i posti di lavoro saranno tutelati e che anche i pazienti della periferia potranno contare su di una buona assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda la certificazione oncologica ed i nuovi programmi tecnici ha affermato che deve essere effettuata una verifica e che si giungerà tra breve ad una decisione in accordo con esperti e responsabili dell'Azienda sanitaria.