Bressanone: parco del Lido, bar ancora chiuso

L’amministrazione puntava a riaprirlo a giugno, ma la gara di appalto è andata deserta. L'assessore Letrari: «Siamo in trattativa con alcuni privati»


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Trattative in corso, tra il Comune ed alcuni privati, per tentare di trovare una soluzione che permetta di aprire un punto di ristoro al Lido, l'area verde di via Laghetto molto frequentata da numerose famiglie soprattutto in primavera ed estate. Le ipotesi restano due: l'installazione di un piccolo chiosco oppure la riapertura del locale al pianoterra del piccolo edificio chiuso ormai da oltre un anno.  Quest'ultima, però, sembra essere la soluzione meno probabile, almeno stando all'esito del concorso bandito dal Comune a fine aprile per affidare a privati la gestione per due anni del locale. Il concorso infatti è andato deserto e la giunta comunale si è trovata in serie difficoltà perchè l'obiettivo era quello di riaprire il locale agli inizi di giugno. La data purtroppo è stata abbondantemente superata e la soluzione non è ancora stata trovata.  «Il concorso è andato deserto, per motivi che non abbiamo ben compreso, ma ora stiamo trattando con alcuni privati per trovare una soluzione», spiega l'assessore competente Elda Letrari.  Il Comune ha contattato alcune persone che si erano informate, dimostrandosi interessate a gestire il locale, ha fatto una serie di proposte ed ora è in attesa di risposte. «Non voglio entrare nel merito - continua ancora la Letrari - ma restano ancora in piedi entrambe le ipotesi, vale a dire la riapertura del locale oppure la concessione di una licenza per aprire un piccolo chiosco. La prossima settimana potremo avere le idee più chiare».  In merito ai tempi, quindi, l'assessore Letrari non può essere precisa: «Dipende tutto dall'esito delle trattative - conclude - ma è ovvio che ci auguriamo che il problema della mancanza di un punto di ristoro al Lido possa risolversi quanto prima». Negli ultimi mesi, il futuro del Lido è stato spesso al centro della discussione, creando anche polemiche a livello politico. L'assessore Letrari, infatti, aveva inizialmente annunciato che prima di una ristrutturazione totale dell'area si potesse almeno garantire un punto di ristoro, ipotizzando che l'edificio che un tempo ospitava il bar-ristorante potesse essere abbattuto e che al suo posto potesse essere costruito un piccolo prefabbricato da trasformare in bar-bistrot.  Poi, la marcia indietro. Avuta la conferma della mancanza di fondi per un simile progetto, l'assessore Letrari, sostenuta dalla giunta, ha predisposto piccoli interventi per mettere a norma il vecchio locale pubblico ed ha poi bandito il concorso per la gestione che poi è andato deserto. Un deciso passo indietro che è stato fortemente criticato dai partiti di opposizione che auspicavano un intervento risolutivo per garantire un posto di ristoro a tutti i frequentatori del Lido.













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