Bronzolo: silenziatori sui binari, la sperimentazione è un flop

Pichler, direttore dell’Ufficio aria e rumore: «La riduzione è stata di un decibel: troppo poco. I due sistemi utilizzati hanno dato entrambi risultati deludenti. Vogliamo capire le ragioni»


di Antonella Mattioli


BRONZOLO. «La sperimentazione? Una delusione». Georg Pichler, direttore dell'Ufficio aria e rumore della Provincia, non usa giri di parole, per dire, risultati alla mano, che il tentativo di ridurre le vibrazioni e quindi il rumore prodotto dai treni in Bassa Atesina, è fallito.

In autunno, sotto la testa della rotaia, erano stati posati smorzatori di rumore, ovvero pezzi di gomma lunghi 30-40 centimetri, di circa 8 chili ciascuno. Tratto scelto per la sperimentazione: i binari a sud di Bronzolo, perché gli abitanti della Bassa Atesina da anni ormai si lamentano per il rumore prodotto dalla ferrovia e perché in quella zona è stato individuato un tratto rettilineo e omogeneo particolarmente adatto per effettuare le verifiche.

La decisione di tentare con gli smorzatori di rumore invece che con le barriere era legata sostanzialmente a ragioni economiche ed estetiche.

Ottocento metri di barriere progettate, installate e comprensive di Iva, costerebbero 2 milioni e 300 mila euro, mentre per gli ammortizzatori in gomma sarebbe sufficiente un investimento da 600 mila euro. Per quanto riguarda poi l’impatto ambientale, le barriere sono brutte da vedere. Due i sistemi sperimentati a Bronzolo: uno di una ditta indiana e l'altro di una svizzera.

«Per noi gli smorzatori di rumore – spiega Pichler – rappresentano una novità, ma sono usati con successo ormai da parecchio tempo in Olanda, Germania. Francia, Inghilterra. Secondo i tecnici delle due ditte a Bronzolo i risultati avrebbero dovuto essere anche migliore. Per questo sono stati testati i due sistemi su due tratti di binari, mentre su un terzo non è stato adottato alcun accorgimento. Ma le misurazioni del rumore hanno dato risultati di gran lunga al di sotto di quelle che erano le aspettative».

Cioé il rumore di quanto è calato in termini di decibel?

«Solo un decibel con entrambi i sistemi utilizzati. Troppo poco per giustificare un investimento. Anche perché la differenza di un decibel, l'orecchio non la percepisce neppure».

Mentre la riduzione prevista qual era?

«Ci avevano assicurato 3-4 decibel. Se non addirittura di più».

Come si spiega questa grossa differenza tra i risultati ottenuti a Bronzolo e quelli conseguiti in altri Paesi?

«Non riusciamo a capire. Forse la rigidità dei binari, ma si tratta di un'ipotesi».

Quindi non se ne fa più nulla?

«Vogliamo prima parlare con le ditte che hanno installato i silenziatori per capire se si possono adottare delle migliorie».

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