Brunetta: «Biancofiore punita ingiustamente»
Il presidente dei deputati Pdl attacca Letta: «Non dice niente sui veti a Berlusconi, e poi silura Michaela se i gay alzano la voce» - STORIFY
ROMA. Continua a far discutere il caso Biancofiore. Dopo 48 ore di silenzio intervengono anche i vertici nazionali del Pdl. A parlare è il presidente del deputati del Pdl Renato Brunetta in un editoriale pubblicato da “Libero”. «Permane l’idea di una superiorità morale - scrive l’ex ministrao -, per cui si emettono veti inaccettabili contro Berlusconi, senza che Letta osi intervenire. Invece, è bastato che qualche movimento gay alzasse la voce, per punire ingiustamente Michaela Biancofiore con l’eliminazione della sua delega alle Pari Opportunità».
«Così non va bene affatto - sottolinea ancora Brunetta -, andando avanti così si va a sbattere. Occorre che Letta definisca, nel dialogo con noi, regole precise e simmetriche. Io sono laico, ho le mie idee al riguardo, per nulla bigotte. Qualcuno ricorderà che avevo proposto, a proposito di coppie di fatto, etero ed omosessuali, i DiDoRe (Diritti e Doveri di Reciprocità). Ma non essendo il matrimonio gay previsto nel programma di governo, perché ritenere la Biancofiore avversa alle pari opportunità solo perché ha espresso opinioni conformi alla Costituzione? Mah. Intanto Fassina pone veti a Berlusconi e non succede niente, neanche un bah da parte di Letta. Così non può andare. Eppure rimediare si può, camminare insieme in una logica di compromesso sensato e nobile è una strada inderogabile».