BRUNICO. Andava così male la raccolta dei rifiuti organici a Brunico, che l’assessore Felix Brugger aveva perfino ipotizzato di sospenderla. Alla fine, dal Comune era partita un’iniziativa meno drastica e più “educativa”: una campagna di informazione sul modo corretto di conferire i rifiuti organici negli appositi bidoni, dove (ecco cos’è che non andava) capitava spesso di trovare di tutto. Rifiuti residui venivano smaltiti insieme all’organico “sporcandolo”, con la conseguenza che non se ne poteva più ricavare il compost utilizzabile come fertilizzante.

Pericolo scampato e problema avviato a soluzione: “L’amministrazione comunale ha invitato i cittadini a conferire l’umido organico direttamente nei bidoni oppure negli appositi sacchetti di carta o nei sacchetti per il pane”, spiega una nota dello stesso Comune, e “la situazione è nettamente migliorata - informa l’assessore all’ambiente Felix Brugger - solo pochi bidoni non sono stati svuotati perché contenevano troppi rifiuti residui”.

C’è ancora da lavorare, quindi, ma un bel passo avanti è stato fatto e la raccolta dell’organico può proseguire, con la connessa produzione di compost.

“Rifiuti organici contaminati causano gravi problemi durante il processo di compostaggio - spiega ancora l’amministrazione comunale - Sostanze estranee, in particolare materiali plastici, non si decompongono. Tali materiali devono essere eliminati a mano e smaltiti. Il relativo dispendio di tempo e i costi sono notevoli. E nonostante il grande impegno, come hanno confermato i collaboratori dell’impianto di compostaggio, era impossibile eliminare tutte le materie estranee”.

La campagna di informazione, come sollecitato anche da Hanspeter Niederkofler, consigliere comunale Verde a Brunico, ha cercato di far capire, tra l’altro, che “non sono adatti al compostaggio neanche i cosiddetti sacchetti biodegradabili, in quanto non si decompongono nel tempo previsto per il compostaggio”.

I rifiuti organici vengono trasportati all’impianto di compostaggio di Brunico gestito dalla Comunità comprensoriale Val Pusteria, dove vengono trasformati in compost, un materiale organico che può essere utilizzato nell’agricoltura e nel giardinaggio al posto di fertilizzanti chimici: “Il compostaggio - spiega ancora la nota diffusa dal Comune - è un processo biologico nel corso del quale i microrganismi presenti nell’ambiente attaccano e degradano la sostanza organica contenuta nelle materie prime utilizzate nella preparazione della miscela avviata al processo. In linea di massima il processo dura dodici settimane”. (f.d.d.)